Bonn celebra l'arma segreta del Reich

Bonn celebra l'arma segreta del Reich L'industria aeronautica vuole festeggiare il 50° anniversario del primo lancio del razzo V-2. Bonn celebra l'arma segreta del Reich Il 3 ottobre 1942 il primo lancio nel Mar Baltico «Un tragico impiego ma poi aprì la via allo spazio» BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE A rischio di sconvolgere inglesi e belgi e di sollevare un'ondata di indignazione in tutto il mondo, la Germania ha deciso di celebrare con solennità il cinquantesimo anniversario del «primo lancio riuscito» di una «V-2», il razzo che Hitler utilizzò alla fine della guerra nell'estremo tentativo di fermare gli Alleati. La festa è in programma per il 3 ottobre, che per caso è anche l'anniversario dell'unificazione: una coincidenza soltanto, ma quasi una beffa della storia che accentua la dubbia convenienza della celebrazione. A organizzarla è la «Federazione dell'industria aeronautica tedesca», e a presiederla sarà il sottosegretario all'Economia, Erich Riedl. La «Federazione» sostiene di voler tramandare in questo modo il ricordo di «una formidabile opera di pionieri» nella conquista spaziale. Ma l'opportunità di festeggiare con solennità e con la partecipazione di im esponente del governo Kohl - un'arma usata dal regime nazista nella guerra contro il resto d'Europa, non mancherà di sollevare perplessità, in un momento in cui la Germania difende con energia la propria immagine, dopo i rigurgiti di violenza neonazista e la ricomparsa delle svastiche sui muri delle sue città. Le celebrazioni sono previste a Peenemunde, sull'isola di Usedom nel Baltico: dove Werner von Braun - lo scienziato riparato poi negli Stati Uniti dove lavorò al programma spaziale americano - realizzò il razzo e ne curò il primo lancio, il 3 ottobre del 1942. Forse per smorza- re l'effetto negativo dei festeggiamenti di un'arma voluta dai nazisti, gli organizzatori non parlano di «V-2» ma di «A-4», come il razzo era stato chiamato dall'equipe di scienziati che lo realizzarono. Fu Hitler a ribattezzarlo «V-2», da «Vergeltungswaffe», arma di rappresaglia. La «V-l», che l'aveva preceduto, non era un vero razzo ma un aereo senza pilota, relativamente lento e facile da intercettare per la caccia britannica. Dopo la sua definitiva messa a punto, la «V-2», il primo missile della storia militare, raggiunse la velocità supersonica di cinquemila chilometri l'ora, rendendo impossibile ogni difesa. Negli ultimi mesi della Seconda guerra mondiale, fra l'8 agosto del 1944 e il 29 marzo del 1945, Hitler dispose il lancio di tremila esemplari sull'Inghilterra e sul Belgio. Il ricordo della «V-2» è legato ad altri episodi diffìcili, parte di una storia ancora scomoda: alla sua costruzione furono costretti a dare il proprio contributo ventimila prigionieri del campo di concentramento di Dora. Ma dopo la guerra, il razzo consentì agli Stati Uniti - dove si era rifugiato il suo ideatore Von Braun - di sviluppare rapidamente un'alta tecnologia spaziale. A questi successi intendono rifarsi gli organizzatori dei festeggiamenti della prossima settimana: il primo volo della «V-2», sostengono, «ha provocato un processo che, dopo il tragico utilizzo di questa tecnica durante la Seconda guerra mondiale, ha portato gli uomini nello spazio». Ma il 3 ottobre sarà difficile, per molti, pensare soltanto alla Luna. Emanuele Novazio Il missile fu ideato da Werner von Braun Lo scienziato fuggì negli Stati Uniti e lavorò per la Nasa Il razzo V-2, primo missile della storia militare, misurava quindici metri di lunghezza L'ingegner Werner von Braun (qui in una foto del 1969) ideò per Hitler i razzi V-l e V-2 in una base sul Mar Baltico

Luoghi citati: Belgio, Europa, Germania, Inghilterra, Stati Uniti