Ferrari, è blu il colore dell'emozione di Michele Fenu

Ferrari, è blu il colore dell'emozione Ferrari, è blu il colore dell'emozione Presentata a Bruxelles la nuova «456Gt» 4posti BRUXELLES DAL NOSTRO INVIATO Con i tempi che corrono presentare una vettura da 330-340 milioni (prezzo per ora solo indicativo) è sicuramente un atto di coraggio. Ma nella storia sportiva e industriale della Ferrari il coraggio, insieme con l'amore verso l'automobile, è una componente fondamentale, la chiave di successi sconfinati nella leggenda. Era una dote di Enzo Ferrari e non manca oggi a Luca di Montezemolo, chiamato alla presidenza della casa di Maranello in un momento difficile, soprattutto sul piano delle corse. Ecco perché non c'è troppo da stupirsi se tra cambi e svalutazioni, crisi dell'auto nei principali mercati mondiali e problemi economici di tutti i tipi, ieri è regalmente entrata in scena una nuova, possente berlinetta Ferrari «2 + 2» : la 456 GT (456 per la cilindrata unitaria, GT per Gran Turismo). Teatro il Pare du Cinquantenaire, a Bruxelles, occasione la festa dei quarant' anni di amicizia tra Maranello e Jacques Swaters, proprietario della scuderia Francorchamps e importatore delle vetture del cavallino, e quella - sempre quarant'anni - della collaborazione tra la casa modenese e la carrozzeria Pininfarina. Intorno a Montezemolo, Sergio Pininfarina, Piero Ferrari e Swaters tanti vip e tante stelle. Anche se in Formula 1 negli ultimi anni ci sono stati più dolori che gioie, la Ferrari rimane un mito. Non per nulla la prima 456 GT è stata prenotata da re Bernardo d'Olanda, appassionato collezionista. Dice Montezemolo: «Noi vendiamo emozioni. Sento discorsi pessimistici sulla situazione economica generale. Il nostro vuol essere un segnale importante, di vitalità e di lavoro. La 456 GT è una vettura totalmente nuova e innovativa, il risultato dell'impegno di un'azienda unica che si rinnova e che opera in modo particolare. Un prodotto così può nascere solo con uornini - progettisti, tecnici, meccanici come quelli Ferrari». Aggiunge: «La 456 GT completa la nostra gamma. Una vera comoda quattro posti, sportiva ma multiuso, adatta anche a chi vuole spazio. E' un tipo di auto che ha dato tanto alla storia Ferrari. L'auto di re, come Bernardo d'Olanda, ma pure di campioni del mondo come Lauda, Surtees, Scheckter. La presentiamo colorata in blu per significare che è una Ferrari un po' diversa dalle altre. Ma, naturalmente, chi la vorrà rossa è benvenuto». Una battuta sulle corse: «Non ci ritireremo, continueremo: sono la nostra vita». «Una forma così - dice Sergio Pininfarina - non si è mai vista. Pare un coupé due posti e, invece... E' una macchina al servizio dell'uomo, non solo un sogno». Lo stile Pininfarina, inconfondibile, interpreta ancora una volta lo spirito Ferrari in maniera graffiarne: linee aggressive ma non troppo e volumi compatti e sfuggenti. E un patrimonio formale che si ritrova in tanti elementi: la presa d'aria anteriore, i proiettori a scomparsa, il lungo cofano, la fiancata fortemente segnata dall'uscita aria del vano motore, il tetto che si raccorda alla coda... La prima impressione è quella di una granturismo di lusso dalla forte personalità. Imponente e funzionale, raffinata e signorile: una ammiraglia. Plancia, consolle, strumentazione sono lineari, pratiche, ma gli interni sono in pelle e ogni particolare è studiato per offrire un'immagine di buon gusto. Aria condizionata, hi-fi. Nel bagagliaio un corredo di valigie in cuoio, su misura. L'architettura della 456 GT è di tipo classico con motore ante¬ riore e trazione sulle ruote posteriori. Il cambio (manuale a sei rapporti) è sistemato in blocco con il differenziale. Telaio tubolare in acciaio cui è saldata la carrozzeria in alluminio. Tra le chicche, il cofano motore e le palpebre dei fari, realizzati in materiale sofisticato. Sospensioni a ruote indipendenti, con tre possibilità di regolazione (sportiva, media, turistica), servosterzo elettronico, impianto frenante anti-slittamento. Il cuore è - noblesse oblige un nuovo 12 cilindri catalizzato: 5 litri e mezzo (5473,9 CC), una marea di potenza (442 Cv a 6750 giri, con una coppia massima di 56 kgm). Un gioiello di meccanica, compatto e leggero (235 kg) che adotta la soluzione pi uri vai voi e : 4 per cilindro, 48 in totale. Un propulsore fatto per regalare elasticità e accelerazioni esaltanti. Velocità: 310-315 chilometri orari, da 0 a 100 l'ora in 5 secondi e 2, un soffio. Con prestazioni del genere un'importanza fondamentale assume l'aerodinamica (il valore del Cx è 0,33). E qui entra in gio- co l'esperienza delle corse. Il sottoscocca è disegnato per incanalare i flussi d'aria nel modo più opportuno e ancorare al suolo la vettura, lunga metri 4,75 con un passo di metri 2,60 e un peso di 1690. Nel paraurti posteriore è integrato uno spoiler mobile, il cui scivolo inferiore si abbassa secondo la velocità per ridurre la portanza (cioè la spinta verso l'alto) del retrotreno. Una vera, grandissima Ferrari-Pminfarina. Un'auto eccezionale, una scommessa sul futuro che verrà lanciata in ottobre al Salone di Parigi e messa in vendita dal maggio '93. Una vettura per pochi, come tutte le Ferrari, e non solo per il prezzo: se ne faranno 400-500 esemplari l'anno. Michele Fenu Sportiva ma multiuso, adatta a chi vuole spazio Il primo esemplare andrà a re Bernardo d'Olanda atta a chi vuole spazio a re Bernardo d'Olanda La «456 Gt» «targata» Ferrari

Luoghi citati: Bruxelles, Maranello, Parigi