Un archivio storico divide Casa Savoia di R. Cri.

Un archivio storico divide Casa Savoia Era di Umberto II, Maria José contro la figlia Un archivio storico divide Casa Savoia ROMA. Scene da una «separazione» in casa Savoia. Mamma contro figlia per un lascito testamentario mai eseguito, per un archivio storico che sembra essersi volatilizzato. La mamma è l'ex regina d'Italia Maria José, 86 anni; la figlia è la terzogenita, Maria Gabriella, 52 anni. In mezzo la Fondazione «Umberto II e Maria José di Savoia», di cui è presidentessa proprio Maria Gabriella. La «separazione» è sancita da un documento di poche righe, redatto dal segretario e firmato dall'ex regina. Eccolo il testo, rivelato dal settimanele «Gente», in edicola domani: «Si rende noto che a causa della mancata consegna allo Stato italiano degli archivi, del medagliere e altro di Umberto II, a quasi dieci anni dalla scomparsa, la regina Maria José si è dimessa dalla Fondazione, la cui presidentessa è la principessa Maria Gabriella». Punto e basta. Ma la bufera è nell'aria, e da Cuernavaca, in Messico, Ma¬ ria José rincara le accuse e alza il velo su una vicenda molto poco regale. «La mia rinuncia a far parte della Fondazione - dice tra l'altro l'ex sovrana - nasce dal rifiuto di condividere con Maria Gabriella la gravissima responsabilità di trattenere in Svizzera un patrimonio lasciato in eredità allo Stato italiano per volontà di Umberto II». L'ultimo re d'Italia, morto in esilio dieci anni or sono, dispose infatti che i suoi archivi fossero consegnati allo Stato. Nel 1984, con un decreto del Presidente della Repubblica, il governo accettava la donazione e disponeva l'acquisizione dei documenti, contenuti in 16 casse, agli archivi di Torino. «Si tratta di documenti storici risalenti alla Prima guerra mondiale - ha spiegato Maria José al settimanale Gente - e di altri cimeli. Tutto doveva essere consegnato ad una commissione guidata dalla professoressa Emilia Morelli., che aveva l'incarico di classificarli», [r. cri.]

Luoghi citati: Cuernavaca, Italia, Messico, Roma, Savoia, Svizzera, Torino