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Nibbi e aironi quasi in citta Visite al parco dello Stura Nibbi e aironi quasi in citta Un documentario e visite guidate per conoscere e imparare ad amare lo Stura. Con la riapertura delle scuole, riprende l'attività del Centro visite guidate e della VI Circoscrizione, rivolta a scolaresche e cittadini, orientata a valorizzare il cosiddetto parco Stura, in attesa di definizione. Grazie al volontariato di una trentina di guide e alla collaborazione della Lipu, il quartiere propone escursioni, birdwatching e, novità, il video «L'isola degli aironi», realizzato dalla Index e riprodotto in cassette Whs a disposizione del pubblico (l'affitto della videocassetta è gratuito). L'area che s'intende rivalutare costeggia il tratto torinese dello Stura (fiume sulle cui sponde trovano posto la discarica Amiat e diverse altre forme di degrado industriale) e comprende alcuni miracolosi esempi di riequilibrio ambientale: il lago artificiale profondo dai 15 ai 20 metri formatosi nelle ex cave Bechis (oggi oasi naturale circondata da canneti, salici, ontani, pioppi) e, oltre il ponte Amedeo Vili di strada Settimo, il parco della confluenza tra Po e Stura, il parco Sofia. Dopo la diga Aem, l'isolone Bertolla, già dichiarato dalla Regione zona protetta. Proprio nei pressi di quest'ultimo, denominato «isola degli aironi», sono state allestite le capanne Lipu da cui, con un po' di fortuna, si possono osservare cormorani (ne esiste un'intera co- Ionia), nibbi, martin pescatori e aironi cenerini (la garzaia ospita una settantina di nidi), fiore all'occhiello di questo ecosistema acquatico urbano che in Europa ha un pari soltanto ad Amsterdam. «L'iniziativa vuole sensibilizzare la gente sui pericoli del progetto E 28, l'anticipazione del piano regolatore che prevede di costruire case tra piazza Sofia e il ponte Amedeo Vili, a ridosso del punto di confluenza dello Stura nel Po; e sul bisogno di restituire alla città uno dei suoi fiumi», dicono in Circoscrizione. Per prenotazioni e informazioni, rivolgersi in via San Benigno 22, telefono 011/26.44.44. [g.pa.] Un airone cinerino Nibbi e aironi quasi in citta Visite al parco dello Stura Nibbi e aironi quasi in citta Un documentario e visite guidate per conoscere e imparare ad amare lo Stura. Con la riapertura delle scuole, riprende l'attività del Centro visite guidate e della VI Circoscrizione, rivolta a scolaresche e cittadini, orientata a valorizzare il cosiddetto parco Stura, in attesa di definizione. Grazie al volontariato di una trentina di guide e alla collaborazione della Lipu, il quartiere propone escursioni, birdwatching e, novità, il video «L'isola degli aironi», realizzato dalla Index e riprodotto in cassette Whs a disposizione del pubblico (l'affitto della videocassetta è gratuito). L'area che s'intende rivalutare costeggia il tratto torinese dello Stura (fiume sulle cui sponde trovano posto la discarica Amiat e diverse altre forme di degrado industriale) e comprende alcuni miracolosi esempi di riequilibrio ambientale: il lago artificiale profondo dai 15 ai 20 metri formatosi nelle ex cave Bechis (oggi oasi naturale circondata da canneti, salici, ontani, pioppi) e, oltre il ponte Amedeo Vili di strada Settimo, il parco della confluenza tra Po e Stura, il parco Sofia. Dopo la diga Aem, l'isolone Bertolla, già dichiarato dalla Regione zona protetta. Proprio nei pressi di quest'ultimo, denominato «isola degli aironi», sono state allestite le capanne Lipu da cui, con un po' di fortuna, si possono osservare cormorani (ne esiste un'intera co- Ionia), nibbi, martin pescatori e aironi cenerini (la garzaia ospita una settantina di nidi), fiore all'occhiello di questo ecosistema acquatico urbano che in Europa ha un pari soltanto ad Amsterdam. «L'iniziativa vuole sensibilizzare la gente sui pericoli del progetto E 28, l'anticipazione del piano regolatore che prevede di costruire case tra piazza Sofia e il ponte Amedeo Vili, a ridosso del punto di confluenza dello Stura nel Po; e sul bisogno di restituire alla città uno dei suoi fiumi», dicono in Circoscrizione. Per prenotazioni e informazioni, rivolgersi in via San Benigno 22, telefono 011/26.44.44. [g.pa.] Un airone cinerino