Un volto rotondo per la SuperEscort

Un volto rotondo per la SuperEscort FORD La gamma si compone di 25 versioni Un volto rotondo per la SuperEscort ROMA. Con un occhio al Giappone e uno alla Germania, dove ha una fetta consistente del suo regno, la Ford europea - ad appena due anni dal lancio - ha ritoccato la Escort (che con le carrozzerie a tre volumi e giardinetta si chiama Orion e Wagon). Un colpetto al design, che ora assume un aspetto tondeggiante (ecco l'influsso del Sol Levante), e un incremento della sicurezza (sull'onda delle tedesche VW Golf e Opel Astra) e dei contenuti e il gioco è fatto: la Escort diventa SuperEscort. Qualche maligno ha scritto che questa operazione era motivata dalla non esaltante accoglienza avuta dalla Escort in Europa (soprattutto la Orion mentre la Wagon ha avuto un buon successo, specie in Italia, dove rappresenta il 65% delle vendite), ma Massimo Ghenzer, presidente della Ford Italiana, dati alla mano, spiega che così non è. «Nel '91 ne sono state immatricolate 620.000, nei primi 8 mesi '92 452 mila, di cui 70 mila da noi. E' un modelle in crescita, che rappresenta il 4,9% del mercato continentale. Semplicemente, la Ford ha ritenuto opportuno sviluppare il modello per aumentare la nostra competitività in un settore chiave». E, allora, via alla SuperEscort. Quali le differenze estetiche rispetto alla precedente? In sintesi, un frontale diverso, con una mascherina ovoidale e nervature sul cofano motore (per tutti e tre i tipi di carrozzeria), una parte posteriore con uno sbalzo maggiore (69 mm), fanaleria e paraurti ridisegnati, lunotto con superficie più ampia (soltanto per la due volumi a 3-5 porte). Gli altri punti del rinnovamento riguardano, come si diceva, sicurezza e contenuti tecnologici: protezioni laterali in acciaio, telaio rinforzato, nuovo si¬ stema di sospensioni anteriori, volante ad assorbimento d'urto e ancoraggio del piantone dello sterzo; introduzione di un nuovo motore 1600 a 16 valvole da 90 Cv che si affianca al noto 1800 16v (105 Cv). Così, ben 5 dei sei propidsori a benzina della SuperEscort sono multivalvole (hi listino ci sono anche un 1400 «normale» e un 1800 Diesel, tutti, naturalmente, ecologici). Cilindrate da 1400 a 2000 ce, potenze da 60 a 150 Cv, velocità da 150 a 208 km/h. «Abbiamo cambiato quasi 800 componenti» precisano in Ford. Due gli allestimenti, definiti con i nomi Boston e Ghia. Alzacristalli elettrici, serratura centralizzata, contagiri, vetri azzurrati per il primo, anche il volante regolabile, i sedili di guida basculanti, i poggiatesta posteriori per il secondo. Tra gli optionals, l'aria condizionata e il servosterzo (richiesto dal 45% della clientela). In totale, la SuperEscort è disponibile oggi con una gamma di 25 versioni che vanno da un prezzo di 18.405.000 lire delle 1.4i Boston sino ai 21.255.000 delle Ghia Wagon/Orion con motori 1600 e 1800 a 16 valvole. Una differenza di meno di tre milioni tra il minimo e il massimo e una di 280-380 mila lire tra le precedenti versioni e quelle ora annunciate. «Il cliente - spiega Ghenzer deve decidere in base alle sue esigenze, non soltanto per il costo delle vetture». E, a proposito di prezzi, i primi 10 mila acquirenti pagheranno le SuperEscort secondo il listino attuale (fissato a luglio). Come dire che la Ford Italia resisterà per 6-7 settimane. «Poi si vedrà cosa dovremo fare nel balletto di cambi e svalutazione» conclude Ghenzer, che, comunque, punta con fiducia sul futuro in Italia, [m. fe.] Per la SuperEscort un nuovo frontale con una mascherina a forma ovoidale Un volto rotondo per la SuperEscort FORD La gamma si compone di 25 versioni Un volto rotondo per la SuperEscort ROMA. Con un occhio al Giappone e uno alla Germania, dove ha una fetta consistente del suo regno, la Ford europea - ad appena due anni dal lancio - ha ritoccato la Escort (che con le carrozzerie a tre volumi e giardinetta si chiama Orion e Wagon). Un colpetto al design, che ora assume un aspetto tondeggiante (ecco l'influsso del Sol Levante), e un incremento della sicurezza (sull'onda delle tedesche VW Golf e Opel Astra) e dei contenuti e il gioco è fatto: la Escort diventa SuperEscort. Qualche maligno ha scritto che questa operazione era motivata dalla non esaltante accoglienza avuta dalla Escort in Europa (soprattutto la Orion mentre la Wagon ha avuto un buon successo, specie in Italia, dove rappresenta il 65% delle vendite), ma Massimo Ghenzer, presidente della Ford Italiana, dati alla mano, spiega che così non è. «Nel '91 ne sono state immatricolate 620.000, nei primi 8 mesi '92 452 mila, di cui 70 mila da noi. E' un modelle in crescita, che rappresenta il 4,9% del mercato continentale. Semplicemente, la Ford ha ritenuto opportuno sviluppare il modello per aumentare la nostra competitività in un settore chiave». E, allora, via alla SuperEscort. Quali le differenze estetiche rispetto alla precedente? In sintesi, un frontale diverso, con una mascherina ovoidale e nervature sul cofano motore (per tutti e tre i tipi di carrozzeria), una parte posteriore con uno sbalzo maggiore (69 mm), fanaleria e paraurti ridisegnati, lunotto con superficie più ampia (soltanto per la due volumi a 3-5 porte). Gli altri punti del rinnovamento riguardano, come si diceva, sicurezza e contenuti tecnologici: protezioni laterali in acciaio, telaio rinforzato, nuovo si¬ stema di sospensioni anteriori, volante ad assorbimento d'urto e ancoraggio del piantone dello sterzo; introduzione di un nuovo motore 1600 a 16 valvole da 90 Cv che si affianca al noto 1800 16v (105 Cv). Così, ben 5 dei sei propidsori a benzina della SuperEscort sono multivalvole (hi listino ci sono anche un 1400 «normale» e un 1800 Diesel, tutti, naturalmente, ecologici). Cilindrate da 1400 a 2000 ce, potenze da 60 a 150 Cv, velocità da 150 a 208 km/h. «Abbiamo cambiato quasi 800 componenti» precisano in Ford. Due gli allestimenti, definiti con i nomi Boston e Ghia. Alzacristalli elettrici, serratura centralizzata, contagiri, vetri azzurrati per il primo, anche il volante regolabile, i sedili di guida basculanti, i poggiatesta posteriori per il secondo. Tra gli optionals, l'aria condizionata e il servosterzo (richiesto dal 45% della clientela). In totale, la SuperEscort è disponibile oggi con una gamma di 25 versioni che vanno da un prezzo di 18.405.000 lire delle 1.4i Boston sino ai 21.255.000 delle Ghia Wagon/Orion con motori 1600 e 1800 a 16 valvole. Una differenza di meno di tre milioni tra il minimo e il massimo e una di 280-380 mila lire tra le precedenti versioni e quelle ora annunciate. «Il cliente - spiega Ghenzer deve decidere in base alle sue esigenze, non soltanto per il costo delle vetture». E, a proposito di prezzi, i primi 10 mila acquirenti pagheranno le SuperEscort secondo il listino attuale (fissato a luglio). Come dire che la Ford Italia resisterà per 6-7 settimane. «Poi si vedrà cosa dovremo fare nel balletto di cambi e svalutazione» conclude Ghenzer, che, comunque, punta con fiducia sul futuro in Italia, [m. fe.] Per la SuperEscort un nuovo frontale con una mascherina a forma ovoidale

Persone citate: Ghenzer, Massimo Ghenzer

Luoghi citati: Boston, Europa, Germania, Giappone, Italia, Roma