Tangenti a Roma, 7 arresti eccellenti

Tangenti a Roma, 7 arresti eccellenti Inquisiti presidenti di aziende municipalizzate e un giudice del Tar. Mazzette per 32 miliardi Tangenti a Roma, 7 arresti eccellenti «Avviso» al senatore de Moschetti JrvLTLANC JO. L'uragano Tangentopoli è arrivato anche a Roma: Bette arresti e un avviso di garanzia al senatore Giorgio Moschetti, cassiere della de romana, vicino a Vittorio Sbardella. Moschetti ha già detto di essere «completamente estraneo ai fatti». Almeno un altro parlamentare, di cui non si conosce il nome, potrebbe ricevere presto un analogo proweclimento. Anche lui, secondo i magistrati milanesi, avrebbe «inghiottito» bustarelle a nove zeri, i Tra le persone finite in mabette gli ultimi tre presidenti tìell'Atac, la municipalizzata che gestisce i trasporti a Roma, e un magistrato del Tribunale Amministrativo Regionale. L'inchiesta «Mani pulite» sbarca nella capitale all'inseguimento di tangenti per 32 mihardi Versati in 10 anni dalla società pocimi che produce materiale ferroviario. Per tutti l'accusa è di concorso in corruzione aggradata e continuata, i La retata dei carabinieri inizia all'alba. I manager pubblici vengono presi nelle loro abitazioni. Il primo ad essere arrestato è Eligio Filippi, de, ex parlamentare europeo, ex presidente tìell'Atac fino al '90. Attualmente è vicepresidente dell'Italcable, una società del gruppo Iri. Quando i militari si presentano nella sua abitazione Filippi tenta di farsi negare. Poi si consegna. Sei anni fa venne coinvolto, e poi prosciolto, in una vicenda giudiziaria legata alla concessione di appalti. Non è l'unico. In manette anche il predecessore di Filippi alla guida dell'Atac, il socialista Mario Bosca e l'attuale presidente dell'azienda di trasporti, Luigi Pallottini, pure lui del garofano. Numerosi gli incarichi ricoperti in Campidoglio mentre dall'87 Pallottim fa parte dell'assemblea nazionale del psi. Un altro degli arrestati, Saverio Damiani, è da dieci anni presidente del Coreco, il Comitato regionale di controllo che dovrebbe vigilare sugli atti del Comune di Roma. Magistrato del Tribunale Amministrativo Re¬ gionale, Damiani, secondo l'accusa formulata dai pm milanesi, avrebbe «passato» le delibere sugli appalti per le forniture di autobus e treni per la metropolitana di Roma. Anche l'Acotral, l'azienda che gestisce le due linee del metrò nella capitale, è ora nell'inchiesta. Due dirigenti sono finiti in manette. Uno è Franco De Simoni, de, consigliere d'amministrazione della municipalizzata. In passato De Simoni venne citato in giudizio dalla Corte dei Conti per due viaggi, negli Usa e nelle Filippine, organizzati a spese di mi ente pubblico. L'altro arrestato è Alberto Poggiarli, de, ex segretario amministrati¬ vo dell'Acotral. Chiude il lungo elenco (e con loro Tangentopoli arriva a quota 87) Giulio Caporali, ex consigliere d'amministrazione delle Ferrovie dello Stato. Iscritto al pei, venne espulso dal partito dopo il suo coinvolgimento nello scandalo delle «lenzuola d'oro». Tutti e sette già nel pomeriggio di ieri sono stati trasferiti a Milano, nel carcere di San Vittore, dove domani inizieranno gli interrogatori da parte dei magistrati. A rivelare questa costola romana degli affari con bustarella l'ingegner Alessandro Marzocco, amministratore delegato della società Socimi, ora indagato. Chiuso nella sua villa con vetri blindati e sofisticate misure di sicurezza di via Monterosa, a pochi metri dalla casa di Mario Chiesa, l'ingegner Marzocco non vuole parlare con i giornalisti. Lo ha fatto con i magistrati, a lungo, più volte nei giorni scorsi. Non solo. Il dirigente avrebbe fornito anche la prova documentale delle tangenti pagate in parte a Milano e in parte a Roma. Al telefono adesso il manager ripete soltanto: «Non ero io il responsabile dei pagamenti». E con tutta probabilità altri dirigenti della società sono ora sotto inchiesta. Duecento mihardi il giro d'affari della Socimi, controllata da due finanziarie svizzere una delle quali legalmente rappresentata dal commercialista ticinese Elio Fiscalini. L'impresa ha tre società controllate: Le Padane di Modena e la Macchi di Varese, che producono autobus, e la Franchi di Brescia, che fabbrica armi. La Socimi è commissariata dal 30 giugno scorso in base alla legge Prodi sui grandi gruppi in crisi. Dai bilanci dell'azienda, che produce materiale rotabile di vario tipo, fornito anche alle FF.SS. fino a quando era in carica Ludovico Ligato, emergerebbe un buco tale da far ipotizzare pure l'ipotesi di bancarotta. Fabio Potetti Luigi Pallottini, presidente dell 'Atac, dall'87 fa parte dell'assemblea nazionale psi Tangenti a Roma, 7 arresti eccellenti Inquisiti presidenti di aziende municipalizzate e un giudice del Tar. Mazzette per 32 miliardi Tangenti a Roma, 7 arresti eccellenti «Avviso» al senatore de Moschetti JrvLTLANC JO. L'uragano Tangentopoli è arrivato anche a Roma: Bette arresti e un avviso di garanzia al senatore Giorgio Moschetti, cassiere della de romana, vicino a Vittorio Sbardella. Moschetti ha già detto di essere «completamente estraneo ai fatti». Almeno un altro parlamentare, di cui non si conosce il nome, potrebbe ricevere presto un analogo proweclimento. Anche lui, secondo i magistrati milanesi, avrebbe «inghiottito» bustarelle a nove zeri, i Tra le persone finite in mabette gli ultimi tre presidenti tìell'Atac, la municipalizzata che gestisce i trasporti a Roma, e un magistrato del Tribunale Amministrativo Regionale. L'inchiesta «Mani pulite» sbarca nella capitale all'inseguimento di tangenti per 32 mihardi Versati in 10 anni dalla società pocimi che produce materiale ferroviario. Per tutti l'accusa è di concorso in corruzione aggradata e continuata, i La retata dei carabinieri inizia all'alba. I manager pubblici vengono presi nelle loro abitazioni. Il primo ad essere arrestato è Eligio Filippi, de, ex parlamentare europeo, ex presidente tìell'Atac fino al '90. Attualmente è vicepresidente dell'Italcable, una società del gruppo Iri. Quando i militari si presentano nella sua abitazione Filippi tenta di farsi negare. Poi si consegna. Sei anni fa venne coinvolto, e poi prosciolto, in una vicenda giudiziaria legata alla concessione di appalti. Non è l'unico. In manette anche il predecessore di Filippi alla guida dell'Atac, il socialista Mario Bosca e l'attuale presidente dell'azienda di trasporti, Luigi Pallottini, pure lui del garofano. Numerosi gli incarichi ricoperti in Campidoglio mentre dall'87 Pallottim fa parte dell'assemblea nazionale del psi. Un altro degli arrestati, Saverio Damiani, è da dieci anni presidente del Coreco, il Comitato regionale di controllo che dovrebbe vigilare sugli atti del Comune di Roma. Magistrato del Tribunale Amministrativo Re¬ gionale, Damiani, secondo l'accusa formulata dai pm milanesi, avrebbe «passato» le delibere sugli appalti per le forniture di autobus e treni per la metropolitana di Roma. Anche l'Acotral, l'azienda che gestisce le due linee del metrò nella capitale, è ora nell'inchiesta. Due dirigenti sono finiti in manette. Uno è Franco De Simoni, de, consigliere d'amministrazione della municipalizzata. In passato De Simoni venne citato in giudizio dalla Corte dei Conti per due viaggi, negli Usa e nelle Filippine, organizzati a spese di mi ente pubblico. L'altro arrestato è Alberto Poggiarli, de, ex segretario amministrati¬ vo dell'Acotral. Chiude il lungo elenco (e con loro Tangentopoli arriva a quota 87) Giulio Caporali, ex consigliere d'amministrazione delle Ferrovie dello Stato. Iscritto al pei, venne espulso dal partito dopo il suo coinvolgimento nello scandalo delle «lenzuola d'oro». Tutti e sette già nel pomeriggio di ieri sono stati trasferiti a Milano, nel carcere di San Vittore, dove domani inizieranno gli interrogatori da parte dei magistrati. A rivelare questa costola romana degli affari con bustarella l'ingegner Alessandro Marzocco, amministratore delegato della società Socimi, ora indagato. Chiuso nella sua villa con vetri blindati e sofisticate misure di sicurezza di via Monterosa, a pochi metri dalla casa di Mario Chiesa, l'ingegner Marzocco non vuole parlare con i giornalisti. Lo ha fatto con i magistrati, a lungo, più volte nei giorni scorsi. Non solo. Il dirigente avrebbe fornito anche la prova documentale delle tangenti pagate in parte a Milano e in parte a Roma. Al telefono adesso il manager ripete soltanto: «Non ero io il responsabile dei pagamenti». E con tutta probabilità altri dirigenti della società sono ora sotto inchiesta. Duecento mihardi il giro d'affari della Socimi, controllata da due finanziarie svizzere una delle quali legalmente rappresentata dal commercialista ticinese Elio Fiscalini. L'impresa ha tre società controllate: Le Padane di Modena e la Macchi di Varese, che producono autobus, e la Franchi di Brescia, che fabbrica armi. La Socimi è commissariata dal 30 giugno scorso in base alla legge Prodi sui grandi gruppi in crisi. Dai bilanci dell'azienda, che produce materiale rotabile di vario tipo, fornito anche alle FF.SS. fino a quando era in carica Ludovico Ligato, emergerebbe un buco tale da far ipotizzare pure l'ipotesi di bancarotta. Fabio Potetti Luigi Pallottini, presidente dell 'Atac, dall'87 fa parte dell'assemblea nazionale psi