S. Anna senza garze? Chieste in prestito al Cto di Enzo Bacarani

S. Anna senza garze? Chieste in prestito al Cto Momenti di panico. Il direttore amniinistrativo: «Carenza dovuta al dopo ferie e all'inchiesta sulla Usi» S. Anna senza garze? Chieste in prestito al Cto Il prof Bocci: «Mai visto in 30 anni. Dicono che le avrò giovedì» Emergenza al Sant'Anna. L'ospedale ostetrico ginecologico ha vissuto due giornate terribili all'insegna della disorganizzazione: in sala operatoria sono venute a mancare addirittura le garze e soltanto l'impegno e l'iniziativa personale dei sanitari, che sono stati costretti a chiederne in prestito al Cto, ha sopperito alla grave carenza. E' la prima volta che succede un evento del genere al Sant'Anna. «E' vero - ammette il direttore amministrativo Giorgio Martiny -. Ci sono state carenze nell'approvvigionamento di materiale dovute al periodo del dopo-ferie e anche all'inchiesta in corso sulla Usi che di fatto ha rallentato le procedure delle forniture». Per Martiny, comunque, il problema è temporaneo: «Si è trattato di un paio di giorni difficili, ma ora la questione dovrebbe essere risolta anche se non nascondo che andiamo avanti fra mille difficoltà». Difficoltà confermate dal direttore della clinica di ostetri¬ cia, professor Adriano Bocci: «In effetti ci sono stati momenti di panico, ma devo dire che la situazione è stata subito fronteggiata da parte delle caposala. Gli approvvigionamenti? Non so, non me ne occupo. So soltanto che in trent'anni non mi è mai capitata una cosa del genere». Per il prossimo futuro il prof. Bocci è costretto ad esse- re ottimista: «Mi hanno assicurato che giovedì non avrò più questi problemi». Potrebbe voler dire che in sala operatoria andranno solo i casi urgenti? «No, anzi, tutto dovrebbe tornare alla normalità. Il problema è temporaneo, così mi è stato detto». «In casi come questi la volontà e lo spirito professionale riescono ad evitare guai - spie¬ ga la dottoressa Maria Rosa Trivelli, aiuto universitario -. E' vero, sono mancate le garze, le abbiamo recuperate grazie alla buona volontà delle persone che lavorano qui dentro. Ma ci sono anche altri problemi. Nella clinica universitaria i posti letto in ostetricia sono scesi da 49 a 35, in ginecologia da 40 a 37 quando invece cresce la domanda di ricovero. Siamo pieni, e se arriva qualcuno siamo costretti a metterlo sulla lettiga. Abbiamo camere senza bagno, servizi igienici inefficienti, il vitto è assolutamente inadeguato a degenze superiori ai cinque-sei giorni, la sala parto è piccolissima, quella nuova avrebbe dovuto essere pronta in questo mese ma se ne riparla il prossimo settembre. Le garze? Sì, sono mancate e spero che non manchino più ma anche tutto il resto è da rivedere. Andiamo avanti soltanto perché c'è spirito di sacrificio e volontà di curare i malati». Enzo Bacarani Giornate difficili con momenti di panico nel più grande ospedale ostetrico torinese il S. Anna

Persone citate: Adriano Bocci, Giorgio Martiny, Maria Rosa Trivelli, Martiny