E oggi arriva il nuovo condono fiscale di Flavia Amabile

E oggi arriva il nuovo condono fiscale Fino al marzo '91. Per la Sanità tetto modificato in relazione ai componenti della famiglia E oggi arriva il nuovo condono fiscale Le Finanze: Bot e Cct restano anonimi ma i redditi debbono essere denunciati ROMA. E' sempre più probabile la correzione del limite di reddito al di sopra del quale scatta l'esclusione dall'assistenza sanitaria: secondo il ministro delle Finanze, Giovanni Goria, infatti, è possibile una revisione che tenga conto dei componenti del nucleo familiare. In particolare, il ministro ha fatto riferimento ad un'ipotesi che prevede un tetto di 24 milioni quando si ha a che fare con un single, i 40 milioni invece sarebbero mantenuti per le famiglie di 2 persone. Si salirebbe poi a 53 nel caso di tre persone, 65 per quattro componenti il nucleo familiare, 76 per 5, 86 quando si ha a che fare con famiglie di sei persone e 96 nel caso di sette persone. Il ministro ha cercato di portare chiarezza su quello che rimane un punto, invece, ancora molto confuso: l'inserimento di Bot e Cct nel calcolo del tetto di 40 milioni fissato per ottenere l'assistenza sanitaria. il ministro ha definito assurde le polemiche dei giorni scorsi: «Il peso dei redditi esenti nell'ambito della valutazione dell'imponibile è, infatti, una cosa antica. Il Fisco non si metterà davvero a cercare i possessori di titoli di Stato, ma è evidente che occorre far riferimento anche a questi redditi». O, come è stato precisato poi in una nota del ministero delle Finanze, ripetendo alla lettera le parole pronunciate due giorni fa dal ministro del Bilancio, Reviglio: «I buoni del Tesoro e i titoli di Stato sono, rimangono e rimarranno anonimi, al portatore e non allargano la base imponibile di chi li possiede. Questa è la situa- zione che esisteva e che esiste e il governo non ha nessuna intenzione di modificarla». «In pratica - aggiunge la nota - il soggetto che intende mantenere tutte le prestazioni comunicherà al servizio sanitario nazionale i dati relativi al reddito dichiarato e a quello presunto». Quella di oggi dovrebbe essere la giornata del condono. La decisione sulla riapertura dei termini per il condono fiscale fino ai redditi 1991 dovrebbe essere presa in queste ore al Senato: «I termini saranno riaperti con un decreto del governo fino al prossimo 31 marzo», ha confermato ieri il ministro delle Finanze, Giovanni Goria, precisando che non ci sarà invece alcun ampliamento del provvedimento all'anno '91. La norma, infatti, dovrebbe essere introdotta nel decreto legge che riguarda l'estinzione dei crediti d'imposta e altre disposizioni tributarie e finanziarie all'esame della commissione Finanze del Senato e destinato a decadere proprio og- «In sostanza - ha spiegato Goria - verrebbero riaperti i termini per il versamento delle imposte, e sarebbe applicato un interesse dell'1% per mese o frazione di mese. Comunque - ha aggiunto il ministro - «sulla questione sentiremo anche gli umori del Parlamento». I termini, in realtà, si riaprirebbero anche per le imposte indirette (registro, successioni, ipotecarie, bollo auto ecc.). In tal caso però le somme da versare devono essere maggiorate a titolo di interesse del 12 per cento. Quanto all'imposta patrimo¬ niale sulle imprese, Goria ha detto che non è escluso il ricorso ad un decreto legge: «Le Finanze sono impegnate a preparare un testo in tempi rapidi, spetterà poi al presidente del Consiglio decidere in quale forma varare il provvedimento». I provvedimenti approvati la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri, insomma, hanno iniziato ieri il loro iter parlamentare alla commissione Bilancio della Camera. Il psi annuncia modifiche su di un terzo della manovra, su quelle che vengono definite le «misure tampone anziché anticipazioni di riforme necessarie», come precisa il senatore socialista Gino Giugni. I democristiani, invece, si sono riuniti in serata e fra le modifiche che i parlamentari si preparano a proporre c'è l'introduzione della Tasco, la tassa sui servizi comunali, la revisione degli estimi catastali e l'abbassamento dell'aliquota dell'Ici. Continuano a destare perplessità le norme sul pubblico impiego approvate la scorsa settimana. A protestare ieri è stato il Servizio bilancio dello Stato della Camera dei Deputati che ha messo a punto un documento chiedendo al governo chiarimenti e puntualizzazioni. Ma a ribadire con forza la propria posizione è anche il sindacato. Il segretario generale della Cgil, Bruno Trentin, ha spiegato che il fiscal drag non si tocca. «Nessuna discussione è possibile - ha sostenuto - se non verrà ribadita quella che è stata una grande conquista dei lavoratori». Flavia Amabile Il ministro delle Finanze Goria ieri ha cercato di chiarire i dubbi su Sanità e titoli di Stato

Persone citate: Bruno Trentin, Gino Giugni, Giovanni Goria, Goria, Reviglio, Tasco

Luoghi citati: Roma