Sfamare il Sudan da vegetariani di Oreste Del Buono

Sfamare il Sudan da vegetariani RISPONDE O.d.B. Sfamare il Sudan da vegetariani Gent.mo sig. Del Buono, assistiamo addolorati e indignati all'ecatombe sudanese, nuovo ed ennesimo capitolo della tragedia delia parte di mondo che non ha da mangiare. La mia indignazione di vegetariana è doppia perché non vedo nessuno disposto a fare chiarezza sulle reali cause della fame nel mondo né ad impegnarsi attivamente e personalmente. L'economia occidentale, basata per larga parte sulla produzione delle proteine carnee, è costretta per nutrire gli animali reclusi nei feedlot a sfruttare terreni che producono grano... Claudia Pastorino, Genova G ENTILE signora Pastorino, la ringrazio per G la sua lettera e umil mente le chiedo perdono. Sono tante le disgrazie che colpiscono i popoli più poveri che diventa difficile distinguere tra popolo e popolo, seguire tutti i disastri e anche solo vagamente mantenersi al corrente. Dell'ecatombe sudanese è, dunque, la prima volta che parliamo, rinunciando per oggi a pubblicare un'altra lettera grondante dolore e indignazione a proposito della Somalia. E mi pare che lei stessa, poi, non nutra un'eccessiva fiducia nel valore delle parole in sé e per sé. Lei dice, gentile signora Pastorino, che, continuando a sfruttare terreni che producono grano, sorgo, soia eccettera, si ha il risultato di nutrire gli animali considerati «da carne» con cibo che invece Sfamil Suda vege potrebbe e dovrebbe nutrire la popolazione umana. Per esempio occorrono ventun libbre di proteine vegetali digerite dal vitello per produrre una sola libbra di proteine animali utilizzabili dagli umani: recuperiamo, cioè, meno del 5% di quello che utilizziamo: una fabbrica di proteine che funziona alla rovescia. mare dan tariani «Se, per assurdo, gli americani decidessero di ridurre il loro consumo di carne del solo 10% per un unico anno, si renderebbero disponibili per gli umani almeno dodici milioni di tonnellate di cereali, ovvero una quantità sufficiente a nutrire cinquanta milioni di persone. Per la precisione, se gli americani smettessero totalmente di mangiare carne, la quantità di cereali risparmiata basterebbe a sfamare una popolazione equivalente a quella di tutta l'India. Concludendo: protestare contro l'ecatombe sudanese e poi cibarsi di carne è come denunciare l'apartheid in Sud Africa e poi chiedere ai propri vicini di non vendere la loro casa ai negri...». Gentile signora Pastorino, lei mi convince, ma è facile perché sono già vegetariano. Ma bisogna vedere gli altri, quelli che senza carne non si sentono più uomini. Oreste del Buono

Persone citate: Claudia Pastorino, Del Buono, Gentile Signora Pastorino

Luoghi citati: Genova, India, Somalia, Sud Africa, Sudan