Baviera, l'estrema destra raddoppia di Emanuele Novazio

Baviera, l'estrema destra raddoppia GERMANIA W Gli ebrei tedeschi: prima battiamo il razzismo, poi riformiamo il diritto d'asilo Baviera, l'estrema destra raddoppia Elezioni a Passau, VII per cento ai Rèpuhlifeaner BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Grande balzo dei «Repubhkaner» alle elezioni comunali di domenica a Passau, in Baviera: il partito di estrema destra ha più che raddoppiato i suffragi, passando dal 5,2 per cento del 1990 all'I 1,3 per cento e diventando il terzo partito della città. Grande sconfitta è stata la Csu, branca bavarese della Cdu del Cancelliere Kohl, che nel cuore del suo feudo storico è scesa dal 43 al 35,7 per cento. Anche i socialdemocratici hanno registrato una perdita secca, quasi il quattro per cento rispetto a due anni fa: sono adesso al 23,1 per cento. Ampiamente superati dai «Republikaner» i liberali e i Verdi. Passau è una cittadina di soli cinquantamila abitanti, ma secondo molti analisti le elezioni di domenica sono state un test per tutta la Baviera: se si fosse votato per il rinnovo del Parlamento regionale, è convinzione diffusa, il risultato avrebbe rispecchiato le indicazioni uscite dalle urne di Passau. Recenti sondaggi su scala nazionale hanno del resto confermato che sono proprio i «Republikaner» di Franz Schoenhuber a raccogliere i frutti più sostanziosi del clima di tensione sociale che, da mesi ormai, sfocia in violenze xenofobe e razziste, soprattutto nelle regioni orientali: il «livello di assestamento» medio dei «Rep», all'Ovest e all'Est, era all'inizio di settembre superiore all'8 per cento. E' forse questo il segno più preoccupante dell'«alleanza», mai dichiarata ma obiettiva, fra i gruppi dell'estrema destra radicale - ombrello per le bande di picchiatori neonazisti - e gli estremisti in doppiopetto di Schoenhuber. E' lui a convogliare elettoralmente i malumori e le frustrazioni della gente e a prepararsi con legittimo ottimismo al «bottino del '94», quando tutta la Germania andrà alle urne e i «Republikaner» contano di entrare per la prima volta nel nuovo «Bundestag», superando lo sbarramento del cinque per cento. Tutto il resto, i gruppi ra¬ dicali collegati alle bande di skinheads, sono lo sfondo violento e vistoso, il terreno di coltura defie paure di migliaia di elettori. Ma difficilmente potranno contare su una ricaduta elettorale diretta. Per contenerne l'impeto, tuttavia, il governo sta preparando un inasprimento delle leggi contro l'estremismo di destra. Fra l'altro, il ministro degli Interni Seiters pensa alla revisione delle norme che vietano la formazione di questi gruppi. Sul fronte del diritto d'asilo, indirettamente collegato all'ondata di violenza razzista, il ministro vorrebbe impedire di presentare in Germania le richieste: chi vorrà, potrà farlo soltanto nei Paesi d'origine. In questo modo si ridurrebbe drasticamente il numero degli «Asylanten»: fra i settanta e l'ottanta per cento. Le ultime cifre in proposito sono infatti allarmanti, per il governo di Bonn: soltanto gli ingressi «illegali» attraverso i confini orientali sono stati 21 mila nei primi otto mesi del '92, quasi il doppio rispetto all'anno precedente, e il numero continua a salire un mese dopo l'altro. In agosto sono stati oltre 4800, un record: in grande maggioranza rumeni, afghani, turchi e persone provenienti dall'ex Unione Sovietica. Contro l'estremismo di destra ha chiesto interventi decisivi anche il nuovo responsabile del «Consiglio centrale degli ebrei in Germania, Egnatz Bubis, appena eletto successore di Hein Galisnski. In un discorso a Bonn per il nuovo anno ebraico (il 5753), ieri, ha invitato il governo a concentrarsi su questo problema, che «deve avere la precedenza anche sulle modifiche della Costituzione e la riforma del diritto d'asilo». Bubis incontrerà in proposito il Cancelliere Kohl già questa settimana, al termine del convegno internazionale sull'antisemitismo apertosi ieri a Berlino. Il «virus del pregiudizio», è stata la prima riflessione dell'assemblea, ha infettato l'Europa intera: i neonazisti in Germania ne sono soltanto un aspetto marginale. Emanuele Novazio

Persone citate: Bubis, Franz Schoenhuber, Hein, Schoenhuber, Seiters