«Casse di Risparmio, referendum scippato»

«Casse di Risparmio, referendum scippato» TARAPASH «Casse di Risparmio, referendum scippato» ROMA. Il decreto legge sull'abolizione della «prorogatio» negli enti pubblici «punta giustamente alla trasparenza», ma, nel caso delle Casse di Risparmio e delle Banche del monte «compie un vero e proprio scippo del referendum abrogativo, previsto fra otto mesi, del potere del governo di nominarne i vertici». E' quanto sostengono, in una dichiarazione congiunta, Raffaello Morelli, Antonio Baslini e Marco Taradash, tre promotori del referendum Giannini, i quali fanno appello ai parlamentari di tutti i partiti affinché «si attivino per impedire che l'impegno referendario venga vanificato da un subdolo ed incoerente intervento legisla¬ tivo». A giudizio dei tre esponenti politici, infatti, se la parte del decreto relativa alle Casse di Risparmio fosse convertita in legge, il governo nominerà decine di presidenti e vice-presidenti con un mandato di cinque anni. «In questo modo, anche se nella primavera del 1993 i cittadini abrogheranno il potere di nomina del governo, i rinnovi dei presidenti ormai in carica si potranno fare solo nel gennaio 1998 e dunque - conclude la dichiarazione - risulterà di fatto rinviata di altri quattro anni e mezzo la liberazione dell'esercizio del credito dalla partitocrazia». [Ansa]

Persone citate: Antonio Baslini, Giannini, Marco Taradash, Raffaello Morelli

Luoghi citati: Roma