Miglio: la Lega è pronta a governare con La Malfa

Miglio: la Lega è pronta a governare con La Malfa L'ideologo diserta a Milano la festa dell'msi. E Fini: «Ha obbedito agli ordini di Bossi» Miglio: la Lega è pronta a governare con La Malfa MILANO DALLA REDAZIONE Bossi è pronto a marciare su Roma. Gianfranco Miglio (invece) non arriva a Milano. Atteso fino all'ultimo alla festa nazionale del movimento sociale - dibattito sulla elezione diretta del sindaco - il professore non si fa vedere. Scomparso. Disappunto di Gianfranco Fini, segretario della fiamma, e veleno dei suoi colonnelli: «Avrà ubbidito all'ordine di Bossi». Giallo della domenica. Miglio, una dozzina di ore prima, in quel di Treviglio, davanti a 400 lumbard ha detto (un po' troppo) del suo: «Sì, andremo al governo con La Malfa». Colpo di spugna ai «se» e ai «ma» di Umberto Bossi che con La Malfa - se tutto procederà senza scosse - si incontrerà domani. Ma Miglio anticipa: «Si può fare un governo che chiamerei di salute pubblica, composto per intero di tecnici». Non basta. In una intervista rilasciata al quotidiano Bergamo Oggi, Gianfranco Miglio, senatore della Repubblica, rispondendo a una domanda sulla Germania sorprende l'intervistatore (e il lettore) con questa risposta: «L'unico problema delicato è di aiutare i tedeschi a strutturare questa loro egemonia in modo che non possano più compiere gli errori di stile, così li definisco, del Kaiser e di Hitler». Errore di stile? Per ora, su quella dichiarazione, resta il dubbio che sia il frutto di un fraintendimento destinato ad essere smentito. Miglio assente, dunque. E Fini, disteso, abbronzato, che è pronto a dire la sua sulla strategia dei leghisti. «Una marcia su Roma? Non è una cosa seria, so di cosa parlo. Questi della Lega si preparano all'ennesima buffonata». Accordo Lega-repubblicani? «Non capisco cosa abbiano in comune Umberto Bossi e Giorgio La Malfa. Uno invita allo sciopero fiscale, l'altro si la¬ menta che la manovra di Amato è troppo fiacca. O io sono matto, o qualcuno di loro fa il furbo». Sventolano cento tricolori, nel primo giorno della festa nazionale missina, dentro alle mura della Rotonda della Besana, centro di Milano. Suona a tutto volume «Vincere, noi vinceremo», passa un drappello di skinhead, si vendono caramelle, dischi della «Techno Balilla» e busti di Mussolini. Fini sorseggia un caffè: «Siamo pronti a chiedere che Goria venga cacciato. E' il prototipo della incompetenza e della arroganza. Non sa fare il ministro. Ha pasticciato persino con i bolli delle patenti. E' inquisito dalla magistratura. E con i guai economici che abbiamo se n'è andato per un mese alle isole Comore in vacanza. Noi chiediamo che ci ritorni per sempre». Opposizione, opposizione, promette Fini: «Ma come? Il pds si candida per andare al governo un giorno sì e l'altro anche. La Malfa scalpita. Bossi non vede l'ora. I Verdi sono lì che aspettano. Restano quelli di Rifondazione e noi. In Italia c'è troppa poca opposizione, questa è la verità». La manovra di Amato? «E' uno schifo. Si distrugge lo stato sociale, si chiedono sacrifici ai pensionati e intanto si tengono in piedi tre reti Rai fatte per ubbidire a de, psi e pds». Slittamento delle elezioni a Monza e Varese? «Uno scandalo. Altro che tangenti, questi sono capaci di rubarsi persino la data delle elezioni. Faremo di tutto per contrastare uno scippo che è intollerabile. Faremo manifestazioni sia a Monza che a Varese». Sul rinvio delle elezioni deciso dal Consiglio dei ministri, non c'è accordo neppure all'interno del governo Amato. E' di ieri pomeriggio la nota polemica di Raffaele Costa, liberale, ministro per le politiche comunitarie e gli affari regionali. Dice Costa: «La proposta del ministro Mancino di fare slittare alla primavera del '93 il turno delle amministrative è stata contestata dai liberali». E aggiunge: «Io stesso ho sottolineato il dissenso che avevo già manifestato. Una decisione del genere singifica una sola cosa: sottrarsi alle proprie responsabilità». «Aiutiamo i tedeschi ad evitare gli errori di stile del Kaiser e di Hitler» Il segretario del msi Gianfranco Fini In alto: Gianfranco Miglio