Una voce alla Pavarotti

Una voce alla Pavarotti Al Circolo della Stampa i finalisti del Corso di canto della Regione Una voce alla Pavarotti E' quella di Luigi Fruttola, bravissimi i sei soprani e l'altro tenore Il programma del Dse-Rai, la «lezione» della Kabaivanska e della Salio TORINO. Voci liriche nuove, anzi nuovissime, al Circolo della Stampa di Torino, l'altra sera al termine del 10 Corso di Canto Lirico e da Camera che, organizzato dall'assessorato Cultura della Regione Piemonte e dalla Nuova Arca, si è svolto dal 10 al 18 settembre nel castello di Santena, messo a disposizione dalla Fondazione Cavour. Una premessa ci pare fondamentale: al corso diretto dal soprano Wally Salio, che ha tenuto con grande passione e competenza lezione a ben venti corsisti scelti da una commissione giudicatrice tra una quarantina di candidati giunti da tutt'Italia, dal 15 scorso e fino alla conclusione, ha preso parte come docente ospite la grande Raina Kabaivanska. S'è formato così un «duo» docente di grande autorevolezza. I risultati, pur nella brevità del corso, sono stati immediati: i due soprani sono riusciti a trasmettere ai giovani cantanti consigli preziosi: le lezioni sia al mattino sia al pomeriggio si sono svolte sotto l'occhio vigile delle telecamere del Dse della Rai, che ha realizzato due programmi di mezz'ora l'uno sui segreti del bel canto. Nove, alla fine, i corsisti ammessi alla «tre giorni» della Kabaivanska e concerto finale per sette applauditissimi cantanti, al Circolo della Stampa. Le sorprese sono state liete, perché la selezione, severa, ha dato buoni frutti. Svettava l'altra sera, la voce del tenore Luigi Frattola, che già vincitore di un concorso nazionale, in pochi giorni ha fatto eccellenti progressi, tanto da essere scritturato per un debutto in Bohème a Treviso e Rovigo. Accanto a Luigi Frattola, che ha cantato la verdiana «Quando le sere...» dalla Luisa Miller e la pucciniana «Ch'ella mi creda», si sono distinte le belle voci delle musicalissime Claudita Toti Lombardozzi, Donata Lombardi, Cristina Barbieri, dell'americana Jean Hersey, allieva della Salio, di Marilena Laurenza e del tenore fiorentino Gianni Agliati, che hanno eseguito arie di Bellini, Puccini, Menotti, Verdi, Mozart e Massenet. Significative le interpretazioni delia Lombardozzi nella belliniana «Ah, non creda mirarti»; della Hersey in un'attraente aria dell'italo americano Menotti; di Donata Lombardi «O mio babbino caro» dal Gianni Schicchi di Puccini, della Barbieri «Manon» di Massenet, della Laurenza «L'aria di Donna Elvira» dal Don Giovanni e «La donna è mobile» di Agliati. Un pubblico entusiasta ha accolto i giovani cantanti lirici con grande simpatia e affetto, accompagnati al pianoforte dai maestri Mario Benotto del Comunale di Bologna, Achille Lampo del Conservatorio di Torino e Mirko Godio del Conservatorio di Novara. Un concerto pubblico per finalisti del corso di canto che nelle intenzioni della Regione Piemonte sarà sicuramente potenziato nella prossima stagione, sì da consentire una più lunga preparazione dei corsisti sempre con il sostegno della «Stampa», del «Corriere della Sera», di Lufthansa e Crt. [ar. ca.] La Kabaivanska insieme con il gruppo di finalisti del 10 Corso di Canto Lirico e da Camera