P0RN0PIPP0 «Chi mi accusa è disonesto»

P0RN0PIPP0 «Chi mi accusa è disonesto» Duro attacco dell'«Awenire» dopo la «Notte magica» di Raiuno P0RN0PIPP0 «Chi mi accusa è disonesto» ROMA. Pippo Baudo pornografo? Pippo Baudo piazzista di un mercato rionale? E per di più pornografo e piazzista, lui democristiano, sulla democristiana Raiuno? Che sta succedendo? La Rai dopo l'ascolto sta anche perdendo il senno? Il fendente contro Pippo Baudo, ma anche contro Pasquarelli che predica bene e razzola male, e contro Fuscagni, che a parole disprezza l'Auditel e nei fatti l'insegue, lo scaglia r<<Awenire», il giornale dei vescovi, piazzando in prima pagina, e successivamente tornando sull'argomento nelle pagine interne, un attacco durissimo alla tv becera praticata in questi giorni dalla Rai, Baudo in testa, un attacco che sorprende soprattutto perché interno al mondo cattolico. Oggetto dello scandalo il programma «Notte magica» andato in onda da Benevento, città delle streghe, giovedì su Raiuno in prima serata, un programma definito da 1'«Avvenire» un «guazzabuglio di sponsor, banalità, volgarità», contrassegnato perfino da una «invereconda sfilata di modelle a seno nudo», (ed è qui che Baudo diventa un pornografo come lo Smalla di «Colpo grosso») e interrotto «dall'invadenza degli spot di un pastificio» che sponsorizzava la trasmissione (ed è qui che Baudo si fa invece piazzista, proprio come stesse alla Fininvest). E' questa la tv servizio pubblico che deve saper intrattenere ma anche informare ed educare? si chiede l'«Awenire». E' questa la tv da difendere per cui Pasquarelli si sta battendo e per cui il paladino Baudo abbandonò sdegnato Canale 5? Pippo Baudo in queste ore è a Morlupo, a casa sua, a lavorare con i collaboratori sul progetto di una doppia trasmissione da realizzare quest'anno per Raiuno. L'accusa deU'«Awenire» a lui, ai suoi programmi e alla Rai lo irrita profondamente perché gli pare disonesta. E si lancia, per contrastarla, in una lunga e polemica difesa. «Che vuol dire che la Rai è servizio pubblico? Vuol dire che deve fare trasmissioni per tutti gli italiani, o almeno per il maggior numero di loro. Mica che deve piacere solo agli aderenti dei circoli cattolici». Vuol dire anche che deve rispondere a una sua specificità? «Io diffido sempre di chi sostiene di difendere il servizio pubblico e poi l'accusa di ogni nefandezza. Non è una novità che Berlu- sconi vorrebbe aver per sé tutto l'intrattenimento e lasciare alla Rai i programmi culturali, le rubriche specialistiche, la pedagogia e quello che annoia la gente, con la scusa che la Rai è servizio pubblico». Ma questa volta non è Berlusconi ad attaccare: è r«Avvenire», cioè il quotidiano della Conferenza episcopale. «E che vuol dire? Il partito trasversale non l'ho mica inventato io. E poi non è detto che lo facciano in mala fede: potrebbero anche essere solo ingenui». Baudo, lei sta dicendo che sospetta manovre occulte dietro questa critica che le viene dal mondo cattolico? «Io sto ai fatti. Berlusconi ha molti alleati. Prima ha avuto la Legge Mammì che indiscutibilmente lo ha favorito, e Andreotti preferì far uscire dal governo i ministri che le si opponevano pur di farla andare in porto. Poi ha avuto le frequenze, e chi se ne frega se le piccole emittenti locali sono state penalizzate e non sanno come andare avanti. Adesso vorrebbe avere tutta la torta pubblicitaria a sua disposizione, con la scusa che l'intrattenimento è meglio affidarlo ai privati e lasciare alla Rai il compito di educare». Ma ci dovrà pur essere una distinzione tra tv pubblica e tv privata. «In trent'anni di esperienza è proprio su questa differenza che ho lavorato. Sarà nazional-popolare, ma questo è. E credetemi, è molto difficile piacere a milioni di persone con trasmissioni di buon gusto. Molto più facile fare, come faccio in teatro a Catania, i Pirandello e gli Schnitzler per un pubblico selezionato». Appunto Baudo, il buon gu¬ sto. Stavolta pare proprio che il buon gusto non ci fosse. «Per qualche seno nudo? Ma se è l'ottava volta che Carlo Seggi e la sua body art e le sue modelle arrivano alla Rai. Se ne accorgono solo adesso?» Non solo per quello. C'era anche un eccesso di pubblicità. «Parliamoci chiaro. La Rai non ha soldi. Se deve stare sul mercato ricorre agli sponsor. E gli sponsor pagano se sono trattati bene, se compaiono molto, se ne hanno un tornaconto. Io lo sponsor lo inserisco sempre all'interno della trasmissione. Qui c'erano la Pasta Molisana e l'acqua San Benedetto. Per loro abbiamo inventato una soluzione di intrattenimento, mica abbiamo fatto come le Lenti Galileo che pretendono di interrompere i Leoni di Venezia per due minuti di filmato sugli occhiali». Insomma, non se ne esce? «No. Se ne deve uscire, ma accettando gli spot e la facilità». In queste condizioni però non si capisce che differenza ci sia tra una Fininvest gratuita e una Rai col canone. «E' un obiettivo difficile mettere insieme qualità e quantità. Io ci sto provando con questa mia nuova cosa che comincio ad ottobre e che non ho comprato in America, non ho copiato dalla concorrenza, ma ho inventato con i miei collaboratori. Spero di esserci riuscito». Certo questa specificità del servizio pubblico oggi si vede poco. «Ma che volete? Quando si vede, e gli ascolti scendono, tutti attaccano Fuscagni perché gli ascolti scendono. Quando si vede meno e gli ascolti salgono, com'è successo per questa benedetta "Notte magica" di Benevento, tutti attaccano Fuscagni perché si appiattisce sulla tv commerciale. A me pare illogico». Che vorrebbe? «Che ci si decidesse. Se la Rai deve esser dei privati la si privatizzi. Se deve essere come la tv pubblica americana che non conta niente, lo si stabilisca. Ma se deve avere una natura mista, di servizio pubblico che sta però sul mercato, la si lasci campare in pace». Come cattolico l'ha addolorata che a metterla sotto accusa sia stato un giornale cattolico? «Quando lavoro sono un laico. Io sono per Maritain». E quando vota? «Anche quando voto». Simonetta Robiony Scandalo per i seni nudi e per lo spazio agli sponsor Dice Baudo: «Pare un attacco trasversale di Berlusconi: vuole per sé rintrattenimento» «Quando gli ascolti scendono tutti attaccano Fuscagni e così se salgono perché la qualità si appiattisce. Ma si decidano» P0RN0Scandalo per i seni nudi e per lo spazio agli sponsor Dice Baudo: «Pare un attacco trasversale di Berlusconi: vuole per sé rintrattenimento» «Chiè/1 Pippo Baudo In alto a sinistra Clarissa Burt presentatrice con lui di j «Notte magica» Smalla, profeta dell'eros in tv e Frizzi, simbolo del piazzismo «Quando gli ascolti scendono tutti attaccano Fuscagni e così se salgono perché la qualità si appiattisce. Ma si decidano» Smalla, profeta dell'eros in tv e Frizzi, simbolo del piazzismo 1 Pippo Baudo In alto a sinistra Clarissa Burt presentatrice con lui di j «Notte magica»

Luoghi citati: America, Benevento, Morlupo, Roma, Venezia