«No alla gara della vergogna»

«No alla gara della vergogna» SE IL GIOCO DIVENTA TORTURA «No alla gara della vergogna» Sosper salvare i cavalli di Cutrofiano LECCE I L palio della vergogna si tinsi ge di giallo: la prova di forza dei cavalli in onore di San Rocco, in programma oggi a Cutrofiano, forse non si farà. Contro la gara che da sempre è la principale attrazione della fiera del paese, è insorta mezza Italia. In due giorni alla stazione dei carabinieri sono arrivate cinquecento lettere di protesta, sulla scrivania del sindaco, Donato Melissano, democristiano, ce n'è almeno il triplo. Hanno scritto da un po' tutte le province contro quella sfida medievale che mette in fila gli animali a tirare carretti carichi di mattoni di tufo, con le ruote bloccate da un cuneo per fare aumentare lo sforzo. «Non si trattano così gli animali, è ima crudeltà» hanno scritto al sindaco e al maresciallo dei carabinieri di Cutrofiano. Alludono alle frustate inflitte agli animali per renderli ancora più potenti e per rispettare la tradizione: le frustate fanno parte dello spettacolo. E ieri alle lettere si sono aggiunti molti telegrammi dopo che ima signora di Schio ha lan- ciato un appello dalle colonne dell'Unità: prego le persone civili e sane di mente di scrivere subito al sindaco di Cutrofiano per impedire tale crudele manifestazione. Ha risposto all'appello la scrittrice Camilla Cederna. Poche righe per esprimere tutto il suo sdegno: «Contraria alle sevizie sugli animali, mi dichiaro indignata per questo crudele trattamento». Luciano De Crescenzo, scrittore napoletano e volto noto della tv, riassume la sua contrarietà in una battuta: «Questa stupidità degli organizzatori dovrebbe preoccupare il sindaco di Cutrofiano». Franco Zeffirelli non ha mandato telegrammi, ma con ogni probabilità soltanto perché glielo hanno impedito gli impegni teatrali a Londra. Altrimenti, il regista non avrebbe certo rinunciato a scendere in campo per questa ennesima battaglia in difesa dei cavalli. Lo aveva già fatto un anno fa, chiedendo di bloccare il palio di Siena per «im¬ pedire il massacro dei purosangue». Forse ha scritto al primo cittadino di Cutrofiano Lea Massari convinta com'è che soltanto per ignoranza non si amano gli animali. «Chi li conosce veramente, non può che voler loro bene. Sentono cose che noi non sentiamo» ha raccontato a «Sette». E forse tanta mobilitazione è servita. Ieri pomeriggio i deputati verdi Vito Leccese, Stefano Apuzzo e Annamaria Procacci hanno cantato vittoria: il sindaco ha vietato la «incivile prova di forza dei cavalli», hanno scritto in un comunicato. Ma sarà proprio così? Al posto di telefono pubblico di Cutrofiano, una trentina di chilometri da Lecce, ancora ieri sera assicuravano che oggi, il palio si correrà regolarmente. Per i carabinieri si annuncia dunque un pomeriggio caldo. In paese sbarcherà una folta delegazione di ambientalisti, pronta a bloccare con ogni mezzo la gara. Era già accaduto due armi fa. Allora, il maresciallo, proprio per placare le ire di alcuni animalisti, fece fermare la corsa. Ma oggi non ce ne sarà bisogno, assicura il vicesindaco del paese, Giovanni Leuzzi, del pds: «E' una tradizione che va avanti da oltre un secolo, ma molte cose sono cambiate. Quest'anno non sarà possibile alcuna violenza sugli animali. C'è un'ordinanza firmata dal sindaco. E anche se sono contrario a simili prove, è bene dire che le frustate non esistono più e i cavalli non vengono sottoposti a torture». [t. a.] Lo scrittore napoletano Luciano De Crescenzo Lea Massari: gli ignoranti non amano gli animali Franco Zeffirelli difese i cavalli di Siena La giornalista Camilla Cederna si dice «indignata»