L'eroe del Golfo condanna Clinton

L'eroe del Golfo condanna Clinton PRESIDENZIALI USA Sul Vietnam scampato il candidato democratico ammette «qualche raccomandazione» L'eroe del Golfo condanna Clinton Scbwarzkopf: è indegno, ha truffato sulla leva WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «Stormin1» Norman è sceso in guerra contro Bill Clinton. «Questa storia della leva - ha dichiarato il generale Schwarzkopf, ritiratosi dall'esercito pochi mesi dopo aver comandato la guerra del Golfo - lo danneggerà come candidato alla presidenza». «E d'altra parte - ha aggiunto, riferendosi alle prove sempre più numerose sulle manovre attuate da Clinton per aggirare la chiamata alle armi - sarebbe piuttosto imbarazzante per una persona che ha evitato il servizio militare mandare altra gente a combattere». Proprio ieri, i collaboratori di Clinton hanno dovuto ammettere quanto sia loro sia il candidato avevano sempre negato: che Clinton fece ricorso ad alte raccomandazioni per evitare la leva. La dichiarazione di Schwarzkopf ricalca l'osservazione fatta da Bush, secondo cui, essendo il presidente capo di tutte le forze armate, deve apparire credibile quando assume la decisione di mandare dei giovani a morire, decisione che quasi tutti i presidenti di questo secolo hanno dovuto prendere. L'altra settimana Clinton, sempre più in imbarazzo, aveva cercato di schivare il colpo, dichiarandosi «fiero» di comandare la Guardia Nazionale dell'Arkansas, lo Stato di cui è governatore. Ma è ormai eviden- te che la storia della leva evitata con trucchi e raccomandazioni sarà il suo tallone d'Achille per tutto il resto della campagna elettorale. E lo è ancora di più da ieri, dal momento che gli uffici di Clinton hanno dovuto ammettere, sia pure indirettamente, che il candidato ha mentito ripetutamente al riguardo. La sua portavoce, Dee Dee Myers, ha riconosciuto che «il governatore parlò con gli aiutanti del senatore William Fulbright per sapere quali opzioni aveva» quando ricevette la cartolina. Myers ha negato che Clinton, in quel luglio del '69, abbia chiesto «aiuti», ma la stessa rivelazione che ha causato la sua precisazione dimostra che le cose non andarono così. Appunti presi al tempo della, vicenda da Lee Williams, segretario di Fulbright, e pubblicati ieri dal «New York Times» confermano che il senatore si dette da fare per ottenere un anno di rinvio della chiamata e per iscrivere Clinton al corso ufficiali, al quale poi mai si presentò. Fulbright premette anche sul colonnello Eugen Holmes, che, in una dichiarazione scritta, ha accusato nei giorni scorsi Clinton di averlo «ingannato». Tre settimane fa, quando uscirono le prime voci sulle raccomandazioni, Clinton disse che gli giungevano «del tutto nuove». Paoio Passarmi

Luoghi citati: Arkansas, Usa, Vietnam, Washington