Tra i rapiti Casella e Celadon
Tra i rapiti Casella e Celadon Tra i rapiti Casella e Celadon La lunga e odiosa prigionia di quei due ragazzi «rubati» L'incubo rivive nel ricordo di tutti i sequestrati. Riparlare dei giorni di prigionia, sia pure per cantar vittoria - perché la giustizia ha posato la sua mano sui responsabili - può rinnovare angoscia. E l'angoscia fu tanta. Basta ricordare i giorni disperati di Angela Casella, la sua forza ostinata, clamorosa, teatrale, intesa a smuovere l'indifferenza dell'opinione pubblica sonnolenta per poter riavere il suo Cesare rubato. Come dimenticare quella donna inginocchiata davanti al Cristo di Zervò, sull'Aspromonte e la sua protesta nel richiedere interventi più «significativi» da parte dello Stato? E poi le polemiche. L'allora presidente del Consiglio, Ciriaco De Mita, dichiarò: «C'è una gestione strana da parte della famiglia, che certo non concorre a risolvere questo caso come sono stati risolti altri». Pronta fu la replica di "mamma Angela": «La mia famiglia non ha mai avuto stranezze. Abbiamo sempre fatto tutto in pieno accordo con la polizia e con la magistratura». La notizia dei ventisei arresti avrà provocato un violento tuffo al cuore anche a Carlo Celadon, rapito «errante», passato per ben sette covi (una parte della banda che lo sequestrò è già stata arrestata e processata), l'ultimo dei quali proprio vicino a Piatì e rimesso in libertà quando ormai era un povero essere stremato. Dovrà ritrovarsi a faccia a faccia con i suoi aguzzini. Ricorderà lo sdegno di suo padre Candido («Lo Stato abbandona mio figlio») e gli tornerà alla mente l'offerta del vescovo di Vicenza, monsignor Pietro Nonis, ai rapitori: «Se fosse necessario, io sarei disposto a darmi per un ragazzo che da undici mesi è stato sequestrato». L'inchiesta si è conclusa. Ma l'incubo, il ricordo, la paura si celeranno ancora per chissà quanto tempo nel cuore di chi ha subito una violenza tanto umiliante.
Persone citate: Angela Casella, Carlo Celadon, Celadon, Ciriaco De Mita, Pietro Nonis
Luoghi citati: Vicenza
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