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Mansell va da Paul Newman DALLA FI Ai SUPERBOLIDI Il campione del mondo per il suo passaggio alla Indy ha scelto il team dell'attore Mansell va da Paul Newman Il pilota inglese in coppia con Mario Andretti NEW YORK. Nigel Mansell passa dai bolidi della Formula 1 ai superbolidi della serie Indy: il trentanovenne pilota inglese, fresco di titolo mondiale, non ha perso tempo dopo il recentissimo annuncio della decisione di lasciare la Formula 1 e ha firmato un contratto con la Newman Haas Racing, la società di corse di cui è contitolare l'attore Paul Newman. Prenderà il posto lasciato da Michael Andretti, passato alla Formula 1 con il team McLaren, e farà coppia con il mitico Mario Andretti, padre di Michael, in una sorta di «amarcord» automobilistico dal momento che i due corsero insieme per la Lotus nel 1980. Mario Andretti ha vinto il titolo mondiale di Formula 1 nel 1978. «Le corse nella formula Indy sono una meravigliosa, nuova sfida per me - ha detto Mansell -. Indianapolis e gli altri circuiti della stessa natura mi offriranno l'opportunità di una nuova esperienza. La Newman-Haas è uno dei pochi team al mondo che ero disposto a prendere in considerazione visto il record di successi ottenuti». Le vetture di Formula Indy (chiamate così impropriamente, prendendo il nome dalla gara più prestigiosa, la «500 Miglia» di Indianapolis, ma in realtà si tratta del campionato organizzato da una delle due principali federazioni americane, la Cart) sono monoposto abbastanza simili a quelle della Fomula 1, almeno apparentemente. La tecnologia però è meno raffinata e i regolamenti più restrittivi. Attualmente sono dotate di motori di 2650 ce (al massimo 8 cilindri) turbocompressi, che raggiungono potenze vicine agli 800 Cv. Sono tuttavia più pesanti (700 Kg contro 500) e quindi meno agili da guidare. Le gare, rese spettacolari da frequenti soste ai box per cambi di gomme e rifornimenti di carburante, si svolgono su diversi tipi di tracciati, dalle velocissi¬ me piste ovali agli autodromi permanenti, ai circuiti cittadini come quelli di Long Beach e Detroit. Molti piloti provenienti dalla Formula 1 hanno tentato l'avventura in questo tipo di gare in passato ma solo i tre campioni del mondo hanno scelto di partecipare all'intera stagione, cioè Mario Andretti, Emerson Fittipaldi e Nigel Mansell. Una delle caratteristiche principali della Indy è la longevità dei corridori: si gareggia fino al limite dei 50 anni come ha dimostrato il famoso Al Unser senior. Nel corso della storia due fuoriclasse europei hanno vinto la 500 Miglia, cioè Jim Clark e Graham Hill ma si trattava appunto di sporadiche apparizioni legate solo alla corsa dell'Indiana. Mansell è entrato a far parte di ima delle migliori squadre. Il Newman-Haas è fra i team più ricchi e potenti e ha potuto proporre al campione inglese un ingaggio di 7 milioni di dollari (l'offerta della Williams da lui rifiutata era di 5) più gli eventuali premi per i piazzamenti, piuttosto sostenuti negli Usa. Si tratta probabilmente di una cifra record per l'Indy. Cari Haas (accanito fumatore di sigari che aveva tentato senza fortuna di sfondare anche in Formula 1 con la scuderia Loia-Beatrice) è un manager professionista. Paul Newman invece partecipa perché animato da una grande passione per le corse automobilistiche e un po' anche per affari, diversificando le sue attività che lo vedono impegnato anche come industriale nel settore alimentare, con la produzione di salse e condimenti. L'ultrasessantenne attore dagli occhi di ghiaccio ancora oggi disputa delle gare con vetture turismo e quest'anno è stato pure protagonista di un paio di rischiosi incidenti. Prima guidava una Nissan, ora è legato alla Ford. La scelta di Mansell, che fra l'altro da due anni risiede in Florida, non è priva di pericoli e d'incertezze. Le norme delle gare sono molto diverse da quelle della Formula 1 e soprattutto sugli ovali le probabilità di incidenti sono elevate come purtroppo ha dimostrato Nelson Piquet che quest'anno si è fratturato entrambe le gambe proprio nella 500 Miglia. [r. m.] Mansell ha 39 anni e ha firmato un contratto di 7 milioni di dollari per gareggiare tutta la stagione Paul Newman ha la passione del pilota