Rinviato l'interrogatorio di Pillitteri

Rinviato l'interrogatorio di Pillitteri «MANI PULITE» Rinviato l'interrogatorio di Pillitteri MILANO. Giornata di attese deluse ieri, a Palazzo di giustizia. L'ex sindaco e deputato socialista Paolo Pillitteri, che si diceva sarebbe stato interrogato, non è comparso. Ma era veramente in programma l'interrogatorio dell'esponente psi, uno dei cinque parlamentari per cui è già stata concessa l'autorizzazione a procedere? Il suo avvocato Vittorio D'Aiello lo nega con decisione: «Non abbiamo mai ricevuto alcuna convocazione», afferma. Stando ai «si dice» le cose sarebbero andate diversamente: l'interrogatorio di Pillitteri era effettivamente in programma, ma la notizia doveva rimanere riservata. Invece giovedì pomeriggio l'avvocato D'Aiello e Pillitteri hanno saputo che i giornalisti ne erano informati. Disappunto per una pubblicità sgradita, telefonata in procura del legale, e comunicazione ufficiale: nessun interrogatorio. Ieri è saltata anche l'udienza preliminare per una «tranche» dell'inchiesta. Quella che riguarda una tangente pagata per i lavori di ristrutturazione nel centro storico di Jesi. Per l'episodio è competente Milano visto che la tangente sarebbe stata pagata qui e visto che milanesi sono i protagonisti: il costruttore Fabrizio Garampelli, che avrebbe versato 20 milioni, e l'architetto ed ex assessore (pci-pds) Epifanio Li Calzi che, quale membro della commissione per la concessione degli appalti a Jesi, avrebbe ricevuto la somma. Ir. m.J

Persone citate: D'aiello, Epifanio Li Calzi, Paolo Pillitteri, Pillitteri, Vittorio D'aiello

Luoghi citati: Jesi, Milano