L'oggetto misterioso della suspense europea di F. Gal.

L'oggetto misterioso della suspense europea L'oggetto misterioso della suspense europea Cos'è il Trattato per l'unione politica e monetaria In sei punti i nuovi scenari in attesa di ratifica BRUXELLES DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Maastricht, l'oggetto misterioso della suspense europea. E' il nome della città olandese dove i capi di Stato e di governo della Cee, nel dicembre scorso, hanno varato il documento che fissa lo scenario della nuova Unione europea, firmato il 7 febbraio nella stessa città. Il Trattato, che modifica quello di Roma del 1957, dev'essere ratificato dai Dodici entro fine anno. Irlanda, Lussemburgo, Belgio e Grecia l'hanno già fatto, mentre la Danimarca l'ha respinto al referendum del 2 giugno. Ora tocca ai francesi, un cui no avrebbe una valenza ben diversa da quello danese e di fatto affosserebbe ogni sogno costringendo l'Europa a trovare nuove soluzioni. In caso di vittoria del sì, occorreranno ancora le ratifiche di Germania, Spagna, Gran Bretagna, Italia, Olanda e Portogallo. Ma il no non inciderà sulla caduta, dal 10 gennaio, delle frontiere interne, decise con l'Atto unico dell'85. L'Unione europea è fatta, in sostanza, di unione monetaria ed unione politica. • Moneta. Sarà uguale per tutti, basata sull'Ecu. Significherà la scomparsa di lire, marchi o franchi e vi si dovrebbe arrivare con la creazione di una banca centrale europea nel 1997 o al più tardi nel 1999, quando scatterà la terza e ultima fase del processo. La prima fase è già stata avviata, con la liberalizzazione dei movimenti di capi¬ tali, mentre la seconda (dal 1994) creerà un Istituto monetario europeo. Per riuscirci occorre una convergenza economica, basata su quei criteri (deficit di bilancio, indebitamento, inflazione) che per ora l'Italia non riesce a soddisfare. • Politica. L'unione politica ha come obiettivo finale una politica estera comune. Si comincia con una più stretta collaborazione, come è già avvenuto per la crisi jugoslava, poi si passerà a forme più strette fino all'abbandono, in certi casi, del voto all'unanimità in favore del voto a maggioranza. In tale quadro anche la difesa sarà più coordinata, ma sempre nel rispetto degli impegni Nato, attraverso l'Ueo che già raggruppa 9 dei Paesi Cee (tutti meno Danimarca, Grecia, Irlanda). • Cittadinanza europea. Prevede, tra l'altro, la possibilità di votare o essere votati nelle elezioni comunali del Paese di residenza. • Aiuti. La nascita di un fondo di coesione aiuterà i Paesi più poveri (Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda) a mettersi al passo con gli altri. • Polizia. Si prevede una maggiore cooperazione (si potrà inseguire un ricercato anche oltre confine), anche tra gli organi giudiziari (soprattutto nella lotta alla criminalità organizzata). • Istituzioni. La riforma prevede una maggiore voce per il Parlamento europeo, che continuerà a non disporre di iniziativa legislativa ma avrà poteri di codecisione e potrà controllare anche le nomine alla Commissione. [f. gal.]