Presi a Parigi i due Br in fuga

Presi a Parigi i due Br in fuga FRANCIA Messina e Maturi erano stati messi in libertà per decorrenza dei termini Presi a Parigi i due Br in fuga Condannati per l'omicidio del vicequestore Vinci PARIGI. Due brigatisti latitanti da giugno sono stati arrestati a Parigi. I loro nomi: Franco Messina e Paola Maturi. All'inizio degli Anni 80 facevano parte della colonna romana delle Brigate rosse. Arrestati dopo che Antonio Savasta e gli altri pentiti avevano consentito di smantellare l'organizzazione terroristica nella capitale, erano stati condannati all'ergastolo, in particolare per concorso morale nell'omicidio del vicequestore Sebastiano Vinci, compiuto a Roma il 19 giugno 1981, dopo che il suo nome era stato trovato in una «lista nera» in un covo bierre di Torino, dove il poliziotto aveva prestato servizio. Nei confronti sia di Messina che della Maturi erano emerse responsabilità anche per parecchi altri reati: dal tentativo di omicidio al sequestro di per¬ sona. Usciti di galera per decorrenza dei termini di carcerazione preventiva, al processo «Moro ter» d'appello, nel giugno scorso, Franco Messina e Paola Maturi sono stati condannati nuovamente (sia pure ottenendo entrambi dei forti sconti di pena: 23 anni di carcere per la donna, 30 anni per l'uomo sono state le nuove sentenze). Contestualmente, la corte d'assise ha disposto per entrambi l'immediato ritorno in cella. Ma* i due si erano già dileguati e avevano fatto perdere le loro tracce sino alle scorse settimane. I servizi antiterrorismo della polizia francese li avrebbero individuati a Parigi e pedinati per parecchi i giorni sino alla decisione di fermarli, ieri pomeriggio alle 17.30 nel quartiere di Saint Germain, non si sa ancora se per strada o all'interno di un edificio. Per organizzare l'operazione, vista la pericolosità dei due soggetti, sarebbe stato mobilitato un numeroso contingente di agenti. La coppia di trentottenni era ovviamente inseguita da un mandato di cattura internazionale ed è molto probabile che al fermo di Franco Messina e Paola Maturi segua rapidamente la loro estradizione in Italia. La donna aveva lavorato per diversi anni come infermiera presso il reparto di ginecologia dell'ospedale romano di San Giovanni e nelle Brigate rosse aveva assunto il ruolo di «assistente medico della colonna» della capitale. Era stata anche accusata di aver prestato i primi soccorsi a Natalia Ligas e a Giovanni Alimonti, l'ex centralinista di Montecitorio.

Persone citate: Antonio Savasta, Franco Messina, Giovanni Alimonti, Natalia Ligas, Paola Maturi, Sebastiano Vinci