Van Basten, un gol per ogni stagione di Roberto Beccantini

Van Basten, un gol per ogni stagione Van Basten, un gol per ogni stagione MILANO. Marco è il nome del momento, in tutti i campi. Una rete al Parma, tre al Pescara, due all'Olimpia: se Capello ruota gli uomini, Van Basten ruota i gol. E così i conti tornano: in squadra, in classifica, in coppa. Eppure Sacchi è convinto che, a fine carriera, guardandosi indietro - e, soprattutto, dentro si accorgerà di aver dissipato parte del talento: e sarà, questa, una sensazione non bella. Van Basten corre da isolato. Calibra gli slanci: l'ultimo risale a mercoledì sera, in onore di Papin, «il suo gol è stato più importante dei miei». Adora il golf, telefona spesso a Cruyff. E' più amico di Rijkaard che di Gullit. Quando è giù di corda, scappa dal ruolo di prima punta; quando è su di giri, non rinuncia al rango di prima donna. A Goteborg, dopo il rigore fallito contro i danesi, si lasciò andare a una specie di testamento: caro Papin, d'ora in poi sarai tu a immolare le caviglie. Giocargli al fianco, non è facile: i partner via via scritturati, da Borgonovo ad Agostini, da Simone a Serena, hanno pagato con la panchina l'impossibilità di decifrarne al volo gli impulsi, i vezzi, le ritrosie. Tutti, tranne Massaro: il polverone che solleva serve per distrarre gli avversari dalla tenda al riparo della quale il vate compone. La giostra continua. Savicevic a Pescara, Papin mercoledì. E domenica? Ancora Savicevic, pare. Lui e Rijkaard: con il francese e Gullit ai box. In campio- SPORTI NERI A Maradona è stato accusato in Argentina di apologia di reato: ha detto che dedicherà la sua prima partita nel Siviglia al pugile Monzon, condannato per omicidio, e all'allenatore calcistico Veira, condannato per violenza carnale. Offrirà due tunnel per la fuga? Intanto Diego rischia il carcere, dove giocherà, con quei due. a palla al piede. nato, Van Basten, 80 feti, è a una lunghezza da Diego Maradona e Nils Liedholm. L'Atalanta è la squadra cui ha rifilato il maggior numero di gol (8). Corre voce che Marco in persona avrebbe chiesto, o starebbe per chiedere, un turno di riposo: e proprio in coincidenza con l'avvento del cliente più affezionato. Non se ne parla nemmeno, brontola Capello, qui decido io. Se mai, Van Basten riposerà più avanti: a Lubiana, e ancora in Coppa Italia. La rotazione è un vangelo elastico: vangelo, perché «viene» dal Dottore; «elastico», perché, appunto, tiene conto delle gerarchie. E del calendario. Marco abitava a Castellanza, tra Varese e Milano: troppa quiete. Poi nei pressi del Castello Sforzesco: troppo caos. Adesso sta a Milano tre: troppo cosa? E' fatto così: instabile come il tempo. Musone. Della sua compagna, Liesbeth, e delle figlie, Rebecca e Angela, parla con pudore. La sola donna che, spesso, affiora dal suo catenaccio di olandese furbo e tenebroso, è Ella Adriaanse, la bella avvocatessa che gli redige i contratti, attualmente in Sardegna. Piomberà a Milano alla fine del mese. Miliardi in cambio di gol, gli impegni scadono il 30 giugno, il Milan punta a un altro biennio: prego, trattiamo. Tratteranno. Giorni e notti, notti e giorni. Intanto, la produzione non si ferma. Il popolo ama più Gullit di Van Basten, più Ettore di Achille. Marco è un principe freddo, che usa la spada come un bisturi: le udienze che concede, al contrario di quelle di Maradona, durano novanta minuti, non uno di più. Divide il leaderato con Franco Baresi, il capitano che non ha mai abbandonato la nave, neppure ih serie B. Van Basten non ci dà peso. Tira dritto per il suo destino. L'Ajax e il Milan gli hanno dato più della nazionale olandese con la quale, pure, si laureò campione d'Europa. Trascina a modo suo, senza scaldare i cuori. Quando sembra assente, colpisce. Le sue favole piacciono anche agli adulti. Roberto Beccantini