Feltrinelli, non avrai il mio scalpo

Feltrinelli, non avrai il mio scalpo Nasce una «lega» dei piccoli librai contro le grandi catene commerciali Feltrinelli, non avrai il mio scalpo Convegno a Belgioioso: qualità contro quantità JPAVIA ARA' Belgioioso la Pontida dei librai italiani? Nascerà qui la «lega dei piccoli» contro le «catene» dei grandi editori, Feltrinelli in testa? Lo si saprà domenica, quando nel settecentesco castello a pochi chilometri da Pavia si aprirà il convegno sulle «librerie dal volto umano» minacciate dall'assalto dei nuovi «supermarket di carta». L'invito a «un momento di aggregazione», per cercare «sinergie utili», è partito da Guido Spaini, promotore della mostra mercato dei piccoli editori «Parole nel tempo», aperta da domani. Ad accendere la miccia è stato Mario Biglino, titolare della «Liguria libri e dischi» in via XX Settembre a Genova. Di fronte a lui sfavillano da un anno le vetrine della libreria Feltrinelli: «Una bastonata non indifferente, non ho mai sofferto tanto in vita mia, e so che tre altri miei colleghi qui intorno rischiano di chiudere». Cos'è, concorrenza sleale? «Niente affatto - spiega Biglino -, sono un assertore delle leggi di mercato. Meglio l'italiana Feltrinelli che i francesi della Fnac o i tedeschi di Bertelsmann. E poi alla Feltrinelli sono proprio bravi, intelligenti: li odio. Per legittima difesa». A Beigioioso, Biglino andrà a dire che i piccoli debbono reagire, «scegliersi un'altra fetta di mercato, specializzarsi, non tenere di tutto ma il meglio, puntare sulla qualità». Scusi Biglino, ma il direttore delle librerie Feltrinelli, Romano Montroni, è un convinto «depositario» della qualità. «Guardi, il mio amico Montroni era per noi un Armani, è diventa- to un Benetton. Le ripeto, è bravissimo: nelle sue librerie la gente entra e esce senza barriere psicologiche, non ci sono commessi che ti interpellano, i libri sono esposti con le copertine in bella vista: proprio l'ideale per un pubblico teledipendente, spesso impacciato e imbranato». «Mi meraviglio», replica con aplomb e bonomia il bolognese Montroni. La settimana scorsa ha festeggiato il battesimo delle ultime due sue nate, a Modena la ex Rinascita o a Bologna l'International (entrambe su aree superiori ai 500 metri quadri, con oltre 200 metri di scaffali e 80 mila volumi). Ora le Feltrinelli sono diventate 23: nei primi sei mesi del '92 hanno venduto oltre due milioni di libri. A Belgioioso, Montroni non ci andrà, ma solo perché vuole concedersi un weekend di riposo: «Non c'è da parte nostra alcuna conflittua- lità con i piccoli librai. Ampliamo il mercato, non soffiamo pubblico. Quanto ai piccoli editori, noi siamo per loro un canale privilegiato: in percentuale vendiamo più Sellerio, e/o, Iperborea, il melangolo, marcos y marcos, che non Mondadori. Perché vendiamo al 70 per cento titoli di catalogo, contro un trenta per cento di novità. L'idea guida, da Giangiacomo a Carlo Feltrinelli, è sempre la stessa: combinare quantità e qualità. Il motto è: gestire, e non subire, l'offerta degli editori. Investiamo risorse non comuni nella formazione dei nostri librai, in maggioranza giovani laureati, li educhiamo a un gioco di squadra, insegniamo loro a curare ed aggiornare di continuo l'assortimento. Altro che Benetton: mica abbiamo solo magliette a cui cambiar colore». Montroni è convinto che si possa crescere insieme, cita l'esempio di Lille, dove la più grande libreria d'Europa (8000 metri quadri) convive con «fior di piccoli librai». Anche Spaini riconosce alle Feltrinelli «meriti storici». Ma poi distingue tra grandi magazzini e boutique, preferisce i «librai-consiglieri», capaci di educare alla lettura, di dialogare con il cliente, senza fermarsi ai dati del catalogo informatico. E Biglino vuol sopravvivere, ma non «vendere i libri a peso». Dietro la polemica, soffia l'aria della recessione in un mercato del libro dove, ogni dieci titoli, tre restano invenduti e quattro vendono una copia sola. Mentre tre lettori su dieci non trovano mai, al primo colpo, il titolo richiesto. Luciano Genia Inge Feltrinelli

Luoghi citati: Beigioioso, Belgioioso, Bologna, Europa, Genova, Liguria, Modena, Pavia, Pontida