Anche la sportiva è ecologica

Anche la sportiva è ecologica PORSCHE Convegno al centro tecnico di Weissach sui problemi dell'ambiente Anche la sportiva è ecologica Nel futuro modelli più piccoli, leggeri e puliti STOCCARDA. Difesa dell'ambiente e sicurezza per convinzione personale: è la filosofia produttiva voluta da sempre dalla Porsche. «L'auto è un elemento insostituibile della società moderna - ha detto Arno Bonn, presidente della Casa tedesca - ed è un mezzo di comunicazione senza il quale non ci potrebbe essere sviluppo». A proposito di ambiente, secondo gli esperti raccolti al centro di sviluppo tecnico della Porsche a Weissach per un punto sulla situazione, l'auto inquina in minima parte. «Non è una pecora nera» si è detto con vigore. L'ossido di carbonio, il maggiore imputato fra le emissioni da gas di scarico, è solo in minima parte prodotto dalle vetture. «E' chiaro, comunque - sostengono a Stoccarda -, che va ulteriormente ridotto fino al tiriate massimo delle possibilità». Secondo gli ultimi dati dell'Ocde, le emissioni annuali di ossido di carbonio nel mondo sono di circa 800 miliardi di tonnellate, di cui quasi il 97% proviene da sorgenti naturali e solo il resto da attività umane. «Questo 3% però - ha ammonito il profes¬ sor Gruden del dipartimento energia - può danneggiare gravemente l'equilibrio naturale, aumentando l'effetto serra». Dopo aver ricordato le tappe che regolano nella Cee e negli Usa la riduzione dei gas di scarico, nell'incontro si è parlato dei prò e dei contro dell'auto elettrica. La regolamentazione californiana - è stato ricordato - prevede per la fine del 1997 la produzione di un veicolo definito a «emissione zero», cioè elettrico. Molto si è discusso e si discute su questo problema e già si vedono i primi positivi risultati. Veicoli elettrici sono già in commercio o allo studio. La Fiat, prima al mondo, ha addirittura in listino tre modelli di questo tipo: la Panda, la Nuova Cinquecento e il veicolo commerciale Ducato. Gli esperti dell'ambiente presenti all'incontro, pur approvando gli sforzi dell'industria in tale campo, hanno fatto presente il rovescio della medaglia: quando si parla di propulsione elettrica si perde di vista la materia prima occorrente ossia l'energia che dovrà essere prodotta in grande quantità qualora tali veicoli si diffondano. L'energia - hanno precisato - può essere ottenuta attraverso impianti nucleari, con tutte le perplessità che ne derivano, o tradizionali, nel qual caso l'inquinamento atmosferico risulterebbe almeno eguale a quello attuale causato dalle vetture con motore a scoppio. In altre parole se si vuole davvero un'emissione zero bisognerebbe andare tutti in bici. La Porsche - è stato precisato a Weissach - negli ultimi 20 anni ha raggiunto importanti traguardi non solo nella difesa dell'ambiente, ma anche nella sicurezza. Il suo centro di sviluppo, dotato di impianti e attrezzature sofisticati, ha studiato e risolto problemi come il riciclo dei materiali, la riduzione dei rumori, l'adozione di avanzati sistemi di protezione (come l'airbag). La Casa di Stoccarda è sicura che il bisogno di mobilità resterà elevato nel futuro ed è altrettanto convinta che esso va contemperato con il comfort, la sicurezza e l'ambiente. L'auto in futuro dovrà essere più leggera, piccola ed economica, ancora più pulita ma con prestazioni e comfort elevati. Impresa non facile ma possibile. [v. r.l

Persone citate: Arno Bonn, Gruden

Luoghi citati: Stoccarda, Usa