Juve, una gita al Luna Park

Juve, una gita al Luna Park Tranquilla serata di tiro a segno per i bianconeri contro i modesti e ingenui ciprioti Juve, una gita al Luna Park Ma Trapattoni non ha risolto i suoi dubbi TORINO. Sì, era proprio minestra. E non lo diciamo con tono spregiativo. La Juventus l'ha mandata giù in pochi minuti, senza ritegno. Come un monellaccio affamato, al quale a un certo punto non è sembrato vero di fare un salto al luna-park e giocare al tiro a bersaglio: 6 centri, a 1. Mancano del tutto punti di riferimento precisi per giudicare il rientro della Juventus in Europa dopo il lungo esilio. Del tutto pallida è stata infatti la resistenza che i ciprioti dell'Anorthosis hanno abbozzato, nel tentativo mal riuscito di complicare un po' la serata ai bianconeri. Impacciati, disorientati, timidi e talvolta maldestri perfino nei disimpegni elementari, i ciprioti hanno permesso alla squadra di Trapattoni di schierarsi, fisicamente e mentalmente, più per un'amichevole comoda che per una partita vera e propria. Nel festoso esordio nell'Uefa '92/93 i bianconeri non hanno sciupato certo tante energie. La serata era dolce, il clima ideale per questo rilassante tipo di test. In simili condizioni, pertanto, com'è possibile valutare fino in fondo la validità di uno schieramento che contempli Roberto Baggio, Vialli, Moeller, Di Canio e Platt insieme? E fino a che punto il tecnico bianconero ha estratto dai 90 minuti le indicazioni di cui aveva bisogno, se ha effettivamente in animo di assemblare una difesa con Torricelli-Carréra-Kohler a scapito di Julio Cesar? E' perciò pensabile che il Trap, con l'aiuto del tempo, cerchi altre strade. E, infine, come è possibile valutare la prova di Platt, ieri sera come zavorrato da una nuvola di preoccupazioni, quelle di non soffocare il respiro dei colleghi che gli stazionano davanti, di trovare un posto fisso in squadra e di dare gli equilibri e gli indirizzi giusti ai reparti come regista difensivo? Troppi tutti questi pensieri-quesito, e tutti troppo importanti, per avere una soluzione o una risposta in una sola serata. Al 10' i conti erano già fortemente in attivo dei bianconeri, alla fine del primo tempo la partita non aveva più nulla da mettere in tavola. E non è nemmeno agevole scivolare dalla valuta zione globale a quella individuale. Di Roberto Baggio e di Vialli si sa tutto, anche stavolta hanno partecipato in modo volitivo e costante agli schemi, con saggi di qualità e di quantità; piace segnalare di nuovo Conte, sempre più spigliato e personalizzato, oltre tutto autore di un gol spettacolare. Kohler non stupisce più, quando chiude i battenti non apre nemmeno se a bussare è un mendicante. Due parole su Moeller: la sua disinvoltura e rapidità nell'eseguire le battute decisive sono punti fissi del suo repertorio. Poco importa se esibiti contro i modesti ciprioti, nel calcio certi scampoli luccicano in qualsiasi circostanza. Ravanelli, entrato al suo posto, si è mosso bene, con puntiglio, e ha distribuito palloni ai compagni di ventura che si proponevano nella zona dove tutto scotta. SùU'Anorthosis che dire? Farcito di dilettanti, con buona volontà ma parecchia ingenua inesperienza. Si sono salvati Tsagaris, Cespayia (il georgiano ha segnato il gol dell'onore ed è stato il migliore in campo avversario), Assioti e il bulgaro Kostos, tecnico ma senza cuore. La Juventus ha affondato i colpi nel suo ventre molle, quasi a piacimento: al 4' Baggio ha raccolto l'assist di Di Canio (ordinato e misurato fino quando è stato azzoppato da un calcione, 40') e ha scaraventato dentro di sinistro al volo; 6 minuti dopo lo schema passava da Galia e Moeller non si faceva pregare a far centro, con forza e precisione; al 42' Moeller tentava di giustezza ma Nicolas Panayotou respingeva, non bastava per evitare il tocco vincente di Vialli. Al 45' Conte a percussione si faceva applaudire, la sua conclusione (sinistro) finiva nell'angolo alto. Secondo tempo, 62': Roberto Baggio scambiava con Ravanelli che appoggiava bene su Vialli, bolide ed era 5-0. Chiudeva Torricelli, che festa anche per lui, altra fucilata ed era il 6-0. Cespayia trovava all'84' lo spiraglio della soddisfazione personale. Incerto Perazzi, che però si riscattava subito dopo deviando sulla traversa un tiro di Pounes. Angelo Caroli JUVENTUS MT ANORTHOSIS PERUZZI 5,5 N PAMAVnTClll 6 TORRICELLI 6,5 A. PANAYOTOU 5 D. BAGGIO 6 IOANNOU 5 GALIA 6.5 KASTANAS 5 KOHLER 7 PANAYI 5 CARRERA 6,5 TSAGARIS 6 DICANIO 6,5 CESPAYIA 7 (40'CONTE) 7 KASIANOS 6 PLATT 6 (46'POUNAS) 5 VIALLI 7 ASSIOTI 5 R. BAGGIO 7 (66'KITTOS) 5 MOELLER 7 KOSTOS 6 (58' RAVANELLI) 6,5 CHARALAMBOUS 5 All.: TRAPATTONI sv AII.:GUTSAEV sv 1 Arbitro: MOLNAR 6 Reti: 4" R. Baggio, 10' Moeller, 42' Vialll, 45' Conte, 62' Vlalli, 75' Torricelli. 84' Cespayia. Ammoniti: 39' A. Panayotou, 73' D. Baggio. Spettatori: paganti 4743, incasso lire 112.893.000. Anche in Coppa Andy Moeller ha confermato le sue doti di cannoniere

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