E mezza piazza Castello si trasforma in parking

E mezza piazza Castello si trasforma in parking Piazzetta Reale dal 1° gennaio senza auto E mezza piazza Castello si trasforma in parking Dal 1° gennaio le auto non potranno più parcheggiare nella piazzetta Reale. Il Soprintendente ai beni architettonici Bruno Malara ha già fatto recapitare la lettera con la quale notifica all'Automobile Club e al Sindaco di Torino l'ingiunzione di sgombero di quei 450 posti. L'assessore alla Viabilità Dondona, nel dare ieri la notizia, ha annunciato che «con l'anno nuovo il parcheggio Aci verrà spostato provvisoriamente sul lato Sud di piazza Castello. Chiuderemo al traffico l'area fra il monumento al cavaliere d'Italia a via Accademia delle Scienze. Porremo fine alla circolazione rotatoria attorno a Palazzo Madama. Per raggiungere via Po da via Roma si passerà dinanzi alla Prefettura». Dondona ha precisato che la Soprintendenza non intima date perentorie, «indica solo l'inizio dell'anno». Ma l'Architetto Franco (Dimezzano puntualizza a nome di Pasquale Bruno Malara che «dopo un decennio di pazienti richieste e di rinvìi si sollecita lo sgombero inderogabile di piazzetta Reale a partire dal primo gennaio». La Soprintendenza già alcune settimane fa aveva reso noto le sue intenzioni, senza però specificare scadenze. In Comune molti speravano che il trasferimento del parcheggio Aci avvenisse quando fossero state agibili aree alternative, quali il posteggio sotterraneo di via Roma, che da fine mese verrà ristrutturato. L'Aci non aveva manifestato opposizioni allo sgombero di un impianto che si «paga appena le spese». Si era limitato a rilanciare l'idea di un'area di sosta a pagamento in piazza Vittorio. «Vedremo - dice Dondona - riunirò con urgenza i miei tecnici. Sia chiaro: sono d'accordo con la Soprintendenza. I suoi progetti sono coerenti con il nostro piano urbano del traffico. Non mi oppongo a un provvedimento che, nel liberare dalle auto il cuore della città, concorre a restituire a Torino il senso forte della sua dignità e della sua storia. Recupereremo quel decoro che moltiplica in genere le occasioni di guadagno. Ma sia altrettanto chiaro che non intendiamo rinunciare a quei 450 posti. Salvo verifiche tecniche li trasferiremo sul lato Sud di piazza Castello, sperando di facilitare così il recupero dell'intero complesso di palazzo Reale. Noi facciamo la nostra parte, lo Stato faccia la sua. Perchè hanno ragione coloro che lamentano il degrado, i vandalismi e l'attività dei posteggiatori abusivi che si notano a pochi passi dal posto di polizia della Prefettura». La Soprintendenza ha piani precisi: «Gli ingressi di Piazzetta Reale - spiega Ormezzano da gennaio saranno chiusi provvisoriamente con due cippi e una catena, sia da piazza Castello sia dal passaggio che introduce a piazza San Giovanni. Aggiungeremo transenne per impedire l'accesso anche alle moto. Nel 1993 arrederemo l'area». Metterete fioriere come quelle storiche in ghisa custodite a palazzo Reale? «Gli arredi sono ancora da definire. Sceglieremo soluzioni di estremo rigore storico. Abbiamo fatto anche un pensiero a elementi che ricordino il passato militare di questa piazza, che conobbe caroselli e parate dell'armata piemontese». Nel frattempo sono già state avanzate richieste al ministero per ottenere fondi utili alla ritinteggiatura della facciata di Palazzo Reale. «Le limitate risorse disponibili - prosegue Ormezzano - ci costringeranno a procedere per lotti. Ripulire l'intera facciata e riordinare tutti i serramenti costerà circa due miliardi. Abbiamo speranze di ottenere da Roma 600 milioni, che dalla fine dell'anno prossimo ci permetteranno comunque di avviare i lavori. Inutile dire che l'aiuto di sponsor di gran peso ci agevolerebbe molto». Maurizio Lupo Verrà recuperata come area di sosta la zona Sud di piazza Castello. Sarà la fine della circolazione rotatoria intorno a Palazzo Madama. Per andare da via Roma a via Po si passerà dinanzi alla prefettura

Persone citate: Bruno Malara, Dondona, Maurizio Lupo, Ormezzano, Pasquale Bruno

Luoghi citati: Italia, Roma, Torino