Parma con un Melli in più di Franco Badolato

Parma con un Melli in più COPPA DELLE COPPE Lo scorso anno l'Europa gli voltò le spalle troppo in fretta Parma con un Melli in più Scala: «Ora si è reso conto di poter diventare un autentico protagonista» L'Ujpest del grande Bene pare rassegnato: «Tentiamo di limitare i danni» PARMA DAL NOSTRO INVIATO C'era una volta il Parma, Cenerentola del calcio italiano in Europa: una favola attuale l'anno scorso, che oggi non è più riproponibile. La Coppa Italia conquistata a maggio è solo il primo gradino. Fa tremendamente sul serio, infatti, Calisto Tanzi. l'azionista unico e sponsor del Parma vuole la Coppa delle Coppe. Ricorda il tecnico del Parma: «E' vero, cercheremo di prenderla questa Coppa, sapendo però che il calcio non è scienza esatta, non sempre vince chi merita di più». E' tempo di raccolto, a Parma. «Si vede - commenta Scala - che la semina degli ultimi tre anni sta cominciando a dare i suoi frutti. Ho grande fiducia in questa squadra». Stasera al Tardini, davanti a 20 mila spettatori entusiasti dopo la rotonda vittoria sull'Udinese, il Parma affronta una formazione magiara che ha perso invece l'antico fulgore: è l'Ujpest Dosza, allenata dal 42enne Ferenc Bene, una delle ultime bandiere ungheresi (76 presenze in Nazionale). «Proveremo a limitare i danni» si augura Bene che 15 giorni fa è rimasto senza l'attaccante più estroso, Eszenyi, emigrato al Malines. Così l'Ujpest non brilla in campionato, ma è deciso a non uscire subito di scena. Il Parma, invece, non può più far finta di essere qui per caso. Scala ammette: «Premesso che il calcio dell'Est vale quello spagnolo, non vedo quali problemi potrà darci l'Ujpest, se sapremo imporre il nostro gioco. Io non vivo di ricordi e quindi non voglio neppure ritornare su quelli negativi, come l'eliminazione al primo turno di Uefa l'anno scorso. Però anche quel¬ la esperienza è servita a farci maturare. Credo, soprattutto, che tutta la scorsa stagione sia stata utile a consegnarmi un nuovo Melli. Ha capito che lavoriamo nel suo interesse. E si è reso conto di essere un protagonista, quindi sta cominciando a convivere con la popolarità. Spero che non si consideri arrivato, è più facile salire in alto, meno mantenersi». Inoltre c'è un Asprilla in più nel motore del Parma. «E non è cosa da poco. Per farlo giocare spiega Scala - abbiamo dovuto cambiare gli schemi d'attacco. Ha qualità diverse rispetto a giocatori come Brolin, Melli o Pizzi, che io in genere prediligo. Ma come rifiutare di scommettere su "Tino", come insabbiare le sue qualità? Deve solo capire che può dare di più, che in Italia sono tutte partite combattute per 90' e quindi non può concedersi pause, leggerezze e superficialità». Asprilla promette un gol stasera per ribadire il suo grande momento. Dribbling e velocità sono i suoi punti di forza, ma «anche i miei punti deboli se non saprò adattarmi al più presto a un calcio diverso, dove i difensori non ti lasciano respirare». Melli non si tirerà indietro davanti a un rigore da battere. E' tranquillo: «Non fu il mio errore dal dischetto a farci uscire l'anno scorso dall'Uefa con il Cska Sofia, ma quel gol stupido preso a un minuto dalla fine. Sono fiducioso, sereno. Era tanto tempo che non giocavo così bene. L'anno scorso ero schiacciato dal carico di responsabilità, adesso mi sento più libero. Un salto in avanti sul piano psicologico ma anche su quello fisico, in allenamento mi impegno senza sforzi, con assoluta serenità». Contro lo schieramento a zona dell'Ujpest, Asprilla e Melli dovrebbero avere vita facile. E' un Parma più maturo in tutti i suoi effettivi. Ma Scala aspetta la verifica di stasera: «Non sarebbe male un 6-0» ha detto a un giornalista ungherese che gli chiedeva il miglior risultato auspicabile. «Non scherzo: solo così mi sentirei sicuro». Franco Badolato

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