«Sono innocente: è un complotto»

«Sono innocente: è un complotto» Il parlamentare suicida l'aveva inviata al legale un mese prima di morire «Sono innocente: è un complotto» Tangenti, una lettera di Moroni accusa la de MILANO. «Sono troppo impegnato sulla crisi del Comune per occuparmi delle miserie e delle menzogne dell'onorevole Alberini, che nella sua totale insensibilità umana e nel suo squallore morale e politico non sa tacere neanche davanti ad una tomba». Dopo il suicidio di Sergio Moroni, la federazione socialista di Brescia è un campo di battaglia, il commissario provinciale Vincenzo Balzamo replica così a Guido Alberini: in un'intervista all'Espresso, il deputato che subentra a Moroni sui banchi di Montecitorio non aveva risparmiato le accuse ai compagni di partito. E mentre le due correnti del psi si sparano addosso, il legale di Moroni diffonde una lettera postuma del deputato suicida destinata a suscitare nuove polemiche. «La lettera è del 3 agosto - spiega l'avvocato Luca Mucci -. Moroni me la consegnò dopo che i giudici milanesi avevano chiesto l'autorizazione a procedere nei suoi confronti. Avrei dovuto utilizzarla come comunicato stampa se ci fosse stata una fuga di notizie sul suo coinvolgimento nella vicenda». Nel documento Moroni si proclamava innocente. «Solleciterò io stesso la concessione dell'autorizzazione a procedere scriveva il deputato socialista, accusato di corruzione aggravata e continuata, ricettazione e violazione della legge sul finanziamento pubblico dei partiti -, perché si faccia piena chiarezza, mi auguro in tempi più brevi possibili, su una vicenda rispetto alla quale tengo a rmadire la mia estraneità». In particolare, il deputato socialista contestava le accuse del consigliere regionale della de Luigi Martinelli, che lo aveva chiamato in causa davanti ai giudici: «Nel merito della richiesta - continua la lettera - registro solo che la stessa si fonda in gran parte su un lungo resoconto di un colloquio che il consigliere Martinelli avrebbe avuto con me. Devo aggiungere che un simile colloquio non è mai avvenuto. Si tratta di una lunga serie, dall'inizio alla fine, di falsità e di velenose fantasie. E' evidente il tentativo di scaricare su una presunta ed inesistente cupola politica responsabilità altrui. C'è poi una componente di astio personale che deriva dal fatto che proprio io, segretario regionale del psi, nel 1990 dopo le elezioni regionali fui l'artefice della sostituzione di Martinelli alla presidenza della commissione Ambiente della Regione, chiedendo e ottenendo la presidenza per un rappresentante socialista. Mi pare evidente che ciò contrasta radicalmente con il teorema Martinelli, secondo cui sarebbe stato il braccio operativo di un'intesa tra partiti». La lettera di Moroni sembra destinata a gettare nuova benzina sul fuoco. Nei giorni scorsi Balzamo aveva accusato Alberini di aver ingiustamente avallato l'ipotesi di colpevolezza del collega. «Moroni concepiva la politica come una dimensione totalizzante della vita - replica il neo-deputato sull'Espresso -. Era impegnato in una battaglia permanente dove non è ammesso perdere un voto, una permanenza, un posto. I vertici del psi distinguono tra chi ruba e chi finanzia illecitamente il partito, ma vorrei sapere quanto va effettivamente al partito e quanto ai singoli gruppi. La federazione di Brescia ha due linee telefoniche, il circolo Europa '80 di Balzamo e Moroni ne ha cinque. In che misura questa farina del diavolo può alterare il dibattito e la lotta politica?». [g. tib.] Da sinistra Sergio Moroni il deputato suicida e il commissario socialista a Brescia Vincenzo Balzamo

Luoghi citati: Brescia, Europa, Milano, Moroni