Il boss incastrato dal cane

Il boss incastrato dal cane Manette a capoclan siciliano: nascondeva l'eroina nel letame Il boss incastrato dal cane Dirigeva il traffico in alta Valsusa In casa centinaia di catenine d'oro La mafia siciliana ha sempre meno spazio in Piemonte. Corrosa ed emarginata (spesso a suon di revolverate) nelle zone più ricche, ora controllate dalla 'ndrangheta calabrese, si è ritirata in piccoli e ben determinati spazi. Uno di questi è la Valle di Susa, anche per una tradizione legata a soggiorni obbligati del passato. La famiglia Rossi, di Palermo, è da tempo considerata la fornitrice dell'eroina per la media ed alta valle (in bassa valle sono già arrivati i calabresi). Il suo capo carismatico, Antonio, 51 anni, è tornato in carcere ieri, arrestato dai carabinieri della compagnia di Susa nella sua azienda agricola in località Traduerivi. Qui viveva con la moglie, Maria Luisa Russo, 47 anni, e con 7 figli di età compresa fra 8 e 23 anni. Ammanettarlo era considerata un'impresa difficile perché i suoi contatti con i pusher avvenivano sempre nei prati, in zone particolarmente impervie, e con complesse manovre per garantire il passaggio di droga e denaro. Così i carabinieri hanno optato per un'azione radicale ed hanno fatto intervenire i cani antidroga del Nucleo di Volpiano, contestualmente agli uomini del Nucleo operativo e radiomobile di Susa. I pastori tedeschi, addestratissimi alla ricerca di eroina, sono riusciti ad individuarne un quantitativo nascosto sotto il letame della stalla. Dieci grammi, non molti, ma sufficienti ad incastrare il boss. Quella droga è stato anche il pretesto di una perquisizione a tappeto dell'intera azienda agricola, che ha portato alla scoperta di centinaia di catenine d'oro (bottino degli scippi compiuti dai drogati), di chilogrammi di sostanza da taglio, e di 5 milioni in contanti. Nel novembre scorso i carabinieri avevano già catturato il fratello ed il nipote di Antonio Rossi, Salvatore e Vincenzo, sorpresi con tre etti e mezzo di stupefacente. Lo stesso Antonio era già stato arrestato due volte, in passato: la prima nell'83 (con 250 grammi di eroina nascosta fra le verdure dell'orto), la seconda nell'87 (quando un carabiniere riuscì a farsi vendere un quantitativo di droga), [a. con.] DirigevaIn casa c Antonio Rossi è tornato in carcere per la terza volta. I carabinieri hanno sequestrato nella sua cascina oltre a diversi chili di sostanze da taglio anche molte catenine d'oro, «bottino» degli scippi di drogati

Persone citate: Antonio Rossi, Maria Luisa Russo

Luoghi citati: Piemonte, Susa, Traduerivi, Volpiano