La lumaca vuole sedurre l'Est

La lumaca vuole sedurre l'EstRassegna di elicicoltura a Cherasco, la crisi jugoslava favorisce l'export La lumaca vuole sedurre l'Est Produzione in aumento, si cercano nuovi mercati CHERASCO. La crisi jugoslava fa correre le lumache italiane. E mette un freno all'avanzata del prodotto straniero. La lumaca sotto i riflettori, per il ventunesimo anno consecutivo Cherasco, a cavallo tra la pianura cuneese e le prime colline delle Langhe, offre un appuntamento internazionale a chi fa dell'allevamento un'attività non secondaria. Due giorni (sabato e domenica prossimi) per parlare di un pianeta ancora troppo sconosciuto, una realtà economica sommersa delle campagne italiane. Per cancellare le poche ombre e accendere le tante luci che accompagnano il cammino della lumaca, e rilanciare l'immagine del prodotto italiano sugli «affamati» mercati stranieri. Il grafico che si traccia in questi giorni a Cherasco è in ascesa. Aumentano i produttori-allevatori (sono oltre seimi¬ lacinquecento in tutta Italia, con un predominio assoluto del Sud), aumentano i consumatori. E cresce la qualità. La lumaca, poi, offre un reddito costante e sicuro, la «raccolta», due anni dopo l'avviamento dell'impianto, è sempre abbondante e non conosce soste. A Cherasco si guarda con ottimismo all'Italia e con un po' di preoccupazione all'estero, che da anni assedia il nostro prodotto. «Anche se - conferma Giovanni Avagnina, responsabile dell'Istituto internazionale di Elicicoltura - la crisi politica jugoslava sta "uccidendo" uno dei nostri più forti concorrenti. All'Est il "raccolto" si è praticamente dimezzato, molti impianti sono stati abbandonati». E' dunque l'ora di passare all'attacco, di cercare nuovi mercati, nuovi sbocchi, di iniziare un «braccio di ferro» con rivali che si chiamano anche - e soprattutto - Turchia. E per invertire una tendenza ancora negativa. «In effetti - dice ancora Avagnina - anche sulle nostre tavole arrivano prodotti stranieri, consumiamo lumache turche e tunisine. Il sessantadue per cento del prodotto è straniero. Una cifra troppo alta, per un allevamento che deve e può aumentare». Insomma, è l'ora della riscossa, grazie anche al bagaglio di informazioni tecniche, a quel tesoro di esperienza che anno dopo anno Cherasco è riuscito a mettere nel forziere. Quelle esperienze e novità tecniche che il Centro piemontese di elicicoltura mette a disposizione di tutti in questi due giorni. Sono attese delegazioni da tutta Italia e dall'estero, saranno messe in mostra attrezzature, si parlerà di nuove tecniche di allevamento, per far decollare il made in Italy. Luigi Sugliano

Persone citate: Avagnina, Giovanni Avagnina, Luigi Sugliano

Luoghi citati: Cherasco, Italia, Turchia