Roulette romagnola con morto stradale

Roulette romagnola con morto stradale PRIME CINEMA Tre storie in «Sabato italiano» di Manuzzi Roulette romagnola con morto stradale DI che cosa è fatto un «Sabato italiano» sulla Riviera romagnola? E' facile rispondere che è fatto soprattutto di mortali incidenti automobilistici; e il film di Luciano Manuzzi, scritto con il compianto Pier Vittorio Tondelli, lo annuncia fin dai titoli che si succedono sulla scansione delle cronache giornalistiche. Ma siamo tutti curiosi di sapere che cosa c'è dietro quell'interminabile sequela di fattacci: perché, insomma, proprio in quelle plaghe e in certi orari deve scorrere il sangue di tanta gioventù? Abituato a frugare nei retroscena della sua provincia, come fece anni or sono con il non dimenticato «Fuori stagione» Manuzzi inventa tre storie quasi esemplari che convergono nel finale in un tragico crocevia della morte. In ogni storia c'è una donna: la spogliarellista Francesca Neri che ha scoperto di essere stata scritturata da un gruppo di ragazzini intraprendenti; la francesina Isabelle Pasco arrivata da Parigi per scoprire il suo amico irrecuperabilmente immerso in una partita a po¬ ker; la sgallettata Chiara Caselli che va avanti senza bussola. Vittima predestinata di tanto disordine sarà l'onesto meccanico Stefano Dionisi in una sfida di «roulette romagnola», vale a dire sfrecciare in macchina con il semaforo rosso. Tenuto a battesimo dal festival di Taormina «Sabato italiano» ha forse inaugurato una stagione di titoli italiani nuovi e di notevole interesse. Vivido anche se a tratti sgangherato, propositivo di attraenti figure femminili (ma c'è anche Francesco Barilli eroe del gioco d'azzardo; e ha di fronte un trucido avversario di straordinario risalto, Franco Mescolini) il film non esaurisce certo il problema, ma contribuisce a farcelo capire meglio. [a. le.] SABATO ITALIANO di Luciano Manuzzi con Francesca Neri Isabelle Pasco, Chiara Caselli Stefano Dionisi Francesco Barilli Produzione italiana 1992 Genere: drammatico Cinema: Adua 400 di Torino Odeon di Milano Chiara Caselli protagonista di «Sabato italiano» di Luciano Manuzzi

Luoghi citati: Milano, Parigi, Taormina, Torino