Si paga il sei per mille anche sull'assegno scoperto

Si paga il sei per mille anche sull'assegno scoperto Entro il 15 settembre i conti in banca saranno «alleggeriti» con il prelievo deciso dal governo Si paga il sei per mille anche sull'assegno scoperto Un articolo e sei comma: poche righe della legge 359 dell'8 agosto sono state sufficienti al Governo per infliggerci Isi e prelievo del 6 per mille. Se i primi cinque comma dell'articolo 7 delineano l'Imposta straordinaria immobiliare (Isi), nel sesto comma stabilisce l'istituzione di quella che è a tutti gli effetti una seconda imposta patrimoniale straordinaria. Quest'ultima grava sull'ammontare dei depositi bancari, postali e presso istituti e sezioni per il credito a medio termine, conti correnti, depositi a risparmio e a termine, certificati di deposito, libretti e buoni fruttiferi. La disposizione precisa, in modo lapidario, che l'imposta è dovuta sugli ammontare suddetti da chiunque detenuti. Le uniche esclusioni riguardano i buoni postali fruttiferi, i libretti di risparmio di previdenza, la raccolta interbancaria e intercreditizia, nonché i depositi e i conti correnti intrattenuti dal Tesoro presso il sistema bancario e l'amministrazione postale. Sono ancora esclusi gli ammontari detenuti da rappresentanze diplomatiche e consolari estere in Italia o da enti e organismi internazionali che già godono dell'esenzione dall'imposta sui redditi. Il tributo viene versato entro il 15 settembre 1992 con le stesse modalità con le quali l'amministrazione postale e le aziende e gli istituti di credito operano le ritenute sugli interessi dei conti, con obbligo di rivalsa nei confronti dei correntisti e dei depositanti. Questa disposizione vieta al cliente della banca di chiedere che l'istituto di credito tenga a suo carico l'imposta. L'aliquota è del 6 per mille (e cioè doppia rispetto a quella ordinaria dell'Isi) e la sua applicazione incondizionata sul saldo contabile viene a creare sperequazioni non piccole. Infatti, per evitare una facile evasione con assegni incrociati, la legge ha stabilito che l'imponibile sul quale applicare l'aliquota è il saldo contabile al 9 luglio scorso. Così, se un contribuente ha versato un assegno di un suo debitore, l'accredito è avvenuto salvo buon fine; ma se il buon fine non si è verificato, e cioè l'assegno era scoperto, l'imposta viene pagata ugualmente su un ammontare inesistente. Nello stesso modo si verifica l'ipotesi nelle quali lo stesso ammontare viene conteggiato su due conti correnti diversi. La nuova imposta ha colto di sorpresa i contribuenti che, altrimenti, avrebbero prelevato il giorno prima tutto il deposito esistente in banca. Anzi, secondo alcuni, si è venuta a ricreare la tendenza (propria di una certa civiltà anche contadina) alla conservazione dei liquidi disponibili in casa per evitare altre tassazioni. La fortuna del contribuente sta nel non aver avuto, nel momento dell'imposizione, grosse somme in banca e cioè di aver anticipato una spesa che magari doveva essere fatta successivamente. Esistono casi limite: un lettore ci segnala di avere incassato il giorno prima un mutuo di 1 miliardo e di averlo versato sul conto corrente; con l'importo doveva pagare il prezzo di un acquisto immobiliare. La situazione più anomala è quella dei pubblici ufficiali (per esempio notai ed agenti di cambio), che devono avere la disponibilità di determinate somme delle quali essi sono re¬ sponsabili nei confronti dello Stato. Una vendita immobiliare per lire 1 miliardo comporta normalmente una tassa di registro di lire 100 milioni oltre l'Invim. Queste somme sono versate al momento dell'atto, ma pagate allo Stato dal notaio entro 20 giorni, eppure anch'esse sono state colpite dall'imposta pur trattandosi di somme destinate a tributi. In questo caso però non si è parlato di rivalsa del professionista nei confronti del cliente, anche se essa ci sembra normale. Nella stessa ipotesi possono rientrare per singoli casi molti professionisti anche non pubblici ufficiali. [g. g. o.] . GUIDA ALLE TASSE D'AUTUNNO il d ll tina nuova scadenza per le tasse d'autunno

Luoghi citati: Italia