La lotta ai piccioni costa 800 milioni

La lotta ai piccioni costa 800 milioni Ma il Comune non ha soldi per la sterilizzazione La lotta ai piccioni costa 800 milioni Tempi duri per i piccioni urbani. Sono tollerati sempre meno: sporcano strade e monumenti, portano malattie e continuano ad aumentare di numero (a Torino sono circa 120 mila, uno per ogni otto abitanti). La fiamma della polemica s'è riaccesa ieri, complice un'ordinanza del sindaco di Milano che vieta «di somministrare alimenti di qualsiasi genere e in qualsiasi luogo ai colombi presenti allo stato libero nel territorio urbano». Una briciola di pane secco può costare una multa di 100 mila lire. La «dieta» imposta ai piccioni e le sanzioni previste per i trasgressori (per lo più pensionati e bambini) non sono una novità per Torino. Anche se pochi lo ricordano, dopo tante polemiche un'ordinanza analoga dell'86 resta tuttora applicabile. «Ma non è con questi divieti afferma Silvano Traisci, presidente dell'Ente nazionale protezione animali - che si risolve il problema. Non discutiamo dell'opportunità di ridurre il numero dei piccioni, bensì il metodo scelto. Abbiamo contestato reti, trappole e doppiette. Oggi è possibile adottare una soluzione scientificamente collaudata: perché sfinire o ammazzare i piccioni quando è possibile non farli più nascere?». Sperimentato con ottimi risultati in altre città, il piano fa parte anche del pacchetto d'interventi : anti-piccione varato da Milano. La «pillola» per i pennuti urbani altro non è che granoturco trattato con una sostanza chimica che, somministrato nel periodo della cova, fa produrre uova senza tuorlo, sterili. «In due anni - dice ancora Traisci una colonia potrebbe ridursi del 70 per cento. E' dall'82 che ci battiamo perché anche Torino si muova su questa strada. Allora in città c'erano non più di 20 mila esemplari, sarebbe stato tutto molto più facile ed economico». Oggi un piano serio di «bonifica» con il mangime sterilizzato costerebbe 800 milioni. «Possibiltà di realizzarlo? Con l'attuale situazione delle casse comunali, nemmeno una - taglia corto l'assessore all'ambiente Maurizio Lupi -. Sappiamo che sarebbe l'unica soluzione valida ma non abbiamo i soldi». «Più che economico il problema è politico - contesta Traisci -. E' vero, la cifra è cospicua ma per la mostra sull'amore alla Mole è stato speso più del doppio. Questione di scelte. E allora rassegniamoci all'idea dei marciapiedi sporchi, dei rischi di epidemie e dei monumenti danneggiati dagli escrementi». [r. con.] Lucia Spanò, 87 anni, rischia di dover pagare 100 mila lire per aver nutrito i piccioni in via San Francesco da Paola; in questi ultimi cinque anni le multe sono state rarissime. «Ho chiesto dice l'assessore Maurizio Lupi un po' di tolleranza. I più colpiti sarebbero bambini e anziani»

Persone citate: Lucia Spanò, Maurizio Lupi, Silvano Traisci, Traisci

Luoghi citati: Milano, Torino