Damiani in una notte può riavere l'America

Damiani in una notte può riavere l'America Sul ring di Las Vegas affronta Page Damiani in una notte può riavere l'America Una vittoria aprirebbe all'italiano le porte per una semifinale mondiale Francesco Damiani tenta, per la terza volta, la conquista dell'America. L'anziano peso massimo, ex campione del mondo nella versione Wbo, sale stanotte sul ring allestito al centro di uno stadio del basket a Las Vegas, per affrontare un altro ex campione del mondo di lunga carriera, il coetaneo Greg Page. Questo match figura soltanto al terzo posto nel maxi-cartellone della riunione allestita da Don King, l'uomo dai capelli elettrici, che ha fatto veramente le cose in grande: al primo posto la sfida tra il messicano Julio Cesar Chavez, imbattuto campione del mondo dei superleggeri Wbc e considerato dagli esperti il miglior pugile in attività «pound for pound» (per tutti i pesi) ed il portoricano Hector «Macho» Camacho, detentore della corona della stessa categoria nell'ambito della Wbo; al secondo posto un altro mondiale, quello dei supermedi Wba tra il panamense residente in Irlanda Victor Cordoba e l'ex campione dei pesi medi Tbf Michael Nunn. Ih Italia però l'interesse maggiore (diretta notturna «criptata» alle 2,45 su Tele+ 2) è per Francesco Damiani e per le speranze (o le illusioni?) che si nascondono dietro questa terza avventura americana del trentaquattrenne gigante di Bagnacavallo. Dopo aver perso nel gennaio 1991 contro Mercer il Mondiale Wbo conquistato nel maggio 1989, dopo aver rinunciato, per un infortunio ad una caviglia, ad un'imprevista sfida al vero campione della categoria Evander Holyfield, nel novembre dell'anno scorso, Francesco si è legato al carro di Don King, ricevendone un sacco di promesse, per ora non mantenute. Secondo l'organizzatore il match contro Page dovrebbe aprire a Damiani le porte di una presunta semifinale mondiale contro Tucker, il cui vincitore entrerebbe in Usta d'attesa come sfidante Wbc o per un incontro con Holyfield (quando questi avrà incontrato e magari battuto il vincitore di un'altra semifinale tra Ruddock e il britannico Lewis) o per un Mondiale alternativo di questa sigla. Come si intuisce, molto fumo e poca chiarezza, tanto più che il tempo passa. Ma intanto bisogna battere questo Page, campione del mondo per 5 mesi tra l'84 e l'85 e pur sempre un bel picchiatore. Anche se ha avuto un lungo periodo di «black out» per droga e se, giudicandolo come un vino, si può considerarlo un po' «marsalato». I vincoli di contratto con Don King impongono comunque a Damiani questa strada e indubbiamente il nostro gigante i mezzi per vincere li possiede. Poi si vedrà se le promesse di Don King sono proprio promesse da marinaio. Gianni Pignata

Luoghi citati: America, Bagnacavallo, Irlanda, Italia, Las Vegas