Botte dei naziskin agli handicappati

Botte dei naziskin agli handicappati Sondaggio: xenofobi metà dei tedeschi Botte dei naziskin agli handicappati BONN DALLA REDAZIONE Ormai non c'è limite al peggio. L'ondata razzista che sta scuotendo la Germania fa registrare ogni giorno nuovi episodi, sempre più odiosi. Ieri a Stendal (Sassonia-Anhalt, ex Rdt), quattro uomini incappucciati hanno fatto irruzione in una scuola per ragazzi con ritardi mentali chiedendo loro cosa ne pensassero degli stranieri. Poiché i ragazzi non hanno risposto, i teppisti ne hanno picchiati alcuni e sono fuggiti. I quattro sono entrati nell'istituto, hanno scostato brutalmente l'insegnante di 26 anni e, mentre uno faceva il palo alla porta della classe, gli altri tre hanno cominciato ad urlare contro i ragazzi picchiando dove capitava. Secondo il resoconto della polizia, a due ragazze è stata riscontrata una commozione cerebrale, mentre per un giovane il referto parla di sospetta frattura al polso. Ma se gli episodi di quotidiana violenza destano preoccupazione, ancora più allarmanti sono i risultati dei sondaggi sui sentimenti xenofobi. Secondo una ricerca dell'istituto «Infas», oltre un quarto dei tedeschi, il 26 per cento, approva lo slogan xenofobo «Faori gli stranieri», lo stesso gridato ogni giorno dalle bande di estremisti che assaltano centri di raccolta per «Asylanten». Il 51 per cento concorda con un altro slogan molto diffuso fra i militanti di estrema destra, «La Germania ai tedeschi», e il 37 per cento ritiene che bisogna «difendersi dagli stranieri». Lo stesso sondaggio indica che il partito di estrema destra, i «Republikaner», trae sensibili vantaggi dagli incidenti a sfondo razzista. L'otto per cento dei tedeschi, all'Ovest e all'Est, si dichiara pronto a votarlo, contro il sette per cento del mese scorso. Riferendosi anche a queste ultime rilevazioni, il parlamentare socialdemocratico Willfried Penner ha lanciato un nuovo allarme al Paese: il pericolo rappresentato dall'estrema destra, ha detto ieri, è maggiore di quello che in passato hanno rappresentato i terroristi della «Rote Armee Fraktion». Si è concluso intanto a Forst, nel Brandeburgo, il primo grosso processo in territorio orientale contro i responsabili di un'aggressione xenofoba. Otto giovani sono stati condannati a pene variabili da 14 a 19 mesi, ma a tutti è stata applicata la sospensione condizionale. Nell'agosto dello scorso anno avevano assalito con molotov un ostello per stranieri. Giovedì tre giovani, fra i quali un soldato della «Bundeswehr», erano stati condannati a pene lievi, da poche settimane di lavoro sociale a qualche mese, perché ritenuti colpevoli di imputazioni analoghe. Ma alla vigilia del weekend ritornano i timori di violenze. Soprattutto a Quedlinburg, nell'ex Ddr, dove giovedì sera ci sono già stati incidenti fra un gruppo di manifestanti di estrema sinistra, riunitisi per protestare contro le aggressioni agli «Asylanten», e la popolazione ostile, che ha gettato pietre, bottiglie vuote e una bomba molotov contro i dimostranti. Il centro per stranieri di Quedlinburg era stato attaccato da una banda di naziskin nei giorni scorsi: in quell'occasione, 71 persone erano state fermate. Un anziano tedesco protesta contro gli Asylanten a Quedlinburg Gli xenofobi hanno dato vita a nuovi episodi di violenza in varie località della Germania

Persone citate: Forst, Willfried Penner

Luoghi citati: Bonn, Brandeburgo, Ddr, Germania, Stendal