Manette al superkiller

Manette al superkiller Manette al superkiller Preso a Alcamo Lorenzo Greco ALCAMO HNQSXBQ SERVIZIO -^"".•n Latitante da un anno e accusato di dieci omicidi e associazione mafiosa, Lorenzo Greco, di 25 anni, è stato catturato ieri mattina dalla polizia in un appartamento nel centro di Alcamo. E' indicato come uno dei più sanguinari killer della mafia Trapanese. Si nascondeva in un vano segreto, un «covo», occultato dietro una parete mobile. Il giovane, che è stato rinchiuso in carcere dagli investigatori della squadra mobile di Trapani e del locale commissariato, è sospettato di essere diventato da quasi un anno il capo del clan mafioso dei Greco (niente a che dividere con i palermitani Michele e Salvatore Greco) che ad Alcamo è contrapposto da anni a quello dei Milazzo. I Greco alcamesi sono considerati amici dei Rimi e dunque sconfitti nella guerra di mafia vinta dai corleonesi capeggiati da Salvatore Rima al quale i Milazzo sono legati a doppia mandata. Questi ultimi gestivano ad Alcamo la più grande raffineria di eroina d'Europa, che gli investigatori scoprirono nel 1985 in un magazzino in contrada Virgini. Venuti meno gli altissimi proventi della droga, i Milazzo avrebbero preteso da tutti gli altri mafiosi di Alcamo, Greco compresi, almeno la metà dei loro guadagni. Da qui una faida che dal 17 gennaio 1991 a ora ha causato 32 omicidi, l'ultimo dei quali tre giórni faVn ■'' Km- Il padre e uno zio di Lorenzo Greco, Domenico e Lorenzo di 54 e 58 anni, sono stati arrestati nel settembre dell'anno scorso nell'arsenale della cosca a ventiquattr'ore dalla cattura di Benedetto Filippi, che poi è diventato un pentito e avrebbe rivelato fatti e nomi dei protagonisti della faida di Alcamo, che con quasi 50 mila abitanti è uno dei centri vinicoli più importanti della Sicilia. La cattura di Lorenzo Greco è avvenuta durante una delle vaste operazioni che la questura di Trapani sta attuando da tempo per il controllo del territorio, anche con l'aiuto di paracadutisti dell'esercito. Il giovane, che l'anno scorso sfuggì a un attentato nel quale fu ferito un suo cognato, due mesi fa sarebbe sfuggito alla cattura dopo aver ingaggiato un conflitto a fuoco con i carabinieri vicino a Castelvetrano. Antonio Ravidà Lorenzo Greco