Biarritz, luci di Belle Epoque

Biarritz, luci di Belle Epoque Un angolo d'Aquitania tra antiche atmosfere, terme e gastronomia Biarritz, luci di Belle Epoque Surf, golf e il museo di Toulouse-Lautrec CHI è indeciso fra due località balneari, ricordi che c'è sempre Biarritz», diceva Sarah Bemhardt che amava trascorrere le vacanze su quelle spiagge, all'Hotel du Palais, affacciato sull'Atlantico. Il palazzo che Napoleone m fece costruire nel 1855 per la mogbe Eugenia di Montijo si trasformò in albergo nel 1893, in piena Bebé Epoque. L'Hotel du Palais è la prima tappa per chi vuole tuffarsi qualche giorno nebe atmosfere dorate di quegb anni festosi. Allora non c'era soltanto la Bernhardt fra i personaggi che amavano farsi accarezzare dai getti artificiali dei centri di talassoterapia deba zona e dalle onde deb'Atlantico: anche il principe di Galles, Pierre Loti e Jean Cocteau erano frequentatori assidui di Biarritz. Oggi questa cittadina è una fra le mete preferite da chi pratica il surf e il golf (nel raggio di 20 chilometri quest'angolo d'Aquitania ha ben 9 campi da golf). Per abbracciare con lo sguardo tutta Biarritz basta arrivare al faro, in fondo ad avenue de L'Imperatrice. Da b si vedono le coste basche che incorniciano i vibaggi dei pescatori, il Casino Municipale e il massiccio del Rhune raggiungibile con un trenino a cremagliera. In centro, nella principale me Mazagran, fra una puntata nebe botteghe degb antiquari e un giretto nei negozi di surf, vale la pena visitare la pasticceria Mire- mont, tutta stucchi e specchi. Poco lontano, in place Saint-Eugenie, c'è il vecchio porto con una spiaggetta nascosta nell'insenatura, dove un tempo i pescatori trascinavano le balene per ucciderle. Frutti di mare, topas (tartine di uova e pomodori) e piperade (frittate al peperoncino) sono i piatti tipici dei ristoranti locali (come quelli sul vecchio porto, «Le Corsaire» e «Chez Albert»). Sempre sube tracce deba Bebé Epoque: dalle spiagge di Biarritz alle foreste di Verdalais - dove Toulouse Lautrec trascorse gb ultimi anni deba sua vita - il tragitto è abbastanza breve. Una piccola sosta a Grenade sur Ar- dour è raccomandata ai buongustai. Qui sorge da due anni, l'albergo - ristorante «Pain Ardour e 1 Fantasie». Il titolare è il miglior allievo debo chef Michael Gerard, Didier Ondili. Verdelais è meta di pehegrinaggio fin dal Medio Evo. Nella piazzetta del paese, accanto alla Basilica dove si dice avvenissero i miracoli (l'ultimo risale al 1888), a cinquanta metri dalla tomba di Toulouse Lautrec c'è U museo (tel. 56767028), ricco di documenti inediti, manifesti e oggetti appartenuti al pittore. Il curatore della raccolta è lo studioso Louis Barbier, che in questi anni ha ricostruito la vita rocambolesca del pittore. Una chiacchierata con Barbier è d'obbligo per chi vuol saperne di più su Lautrec e i suoi amori. Il pittore morì nel 1901 nel castebo di Malromé (a pochi clùlometri). Il castebo fu acquistato dalla madre deb'artista, la contessa Adele Lautrec, nel 1883, quando scoprì che il figlio, appena diciassettenne, aveva messo mcinta la coetanea Marie Clementine Valadon, (che per anni fu la sua modeba favorita). Ma Lautrec preferiva vivere a Parigi accanto a Marie Clementine. Soltanto quando fu più vecchio si stabbi al castebo. Nel maniero del quattordicesimo secolo si possono ammirare: l'atelier all'ultimo piano deba torretta, dove l'artista dipinge- va, i saloni in stile Enrico n e le stanze rinascimentali. La metà dei quaranta ettari di terreno che circondano il maniero è occupata dabe vigne dove si produce ancora il vino preferito dal pittore, lo Chàteau Malromé. Lautrec, accanito bevitore, usava mettere nebe brocche d'acqua alcuni pesci rossi per indurre gb ospiti ad assaggiare il suo vino. Il viaggio si conclude ad Arcachon, tornando verso Bordeaux. Il bacino di Arcachon è circondato a Ovest dab'Oceano, a Nord e a Est dai vigneti, a Sud da piantagioni di conifere. E' b regno debe ostriche: si gustano sul posto accompagnandole con le crépinettes (salsiccette) e un bic¬ chiere di Graves. Daba cima della duna di Pyla - sessanta milioni di tonnellate di sabbia estese in linee morbide - si domina il bacino. Ma la caratteristica di questo luogo sono le case, negb stib più disparati, costruite durante la Bebé Epoque neba Vibe D'Hiver, una zona che divenne luogo di turismo residenziale grazie al clima salubre raccomandato ai malati di tubercolosi. Ancora oggi Arcachon appare come un gigantesco sanatorio formato da dimore un tempo appartenute a personaggi famosi. Anche D'Annunzio ne comprò una ai tempi del suo dorato «esibo» francese. Antonella Ama pane Frutti di mare, tartine di uova e pomodori, piperade sono i piatti tipici dei ristoranti onomia ue trec VenerFruttdi uopipertipici Il castello di Malromé dove, nel 1901, mori Toulouse-Lautrec li Casinò affacciato sulla spiaggia di Arcachon, la cittadina regno delle ostriche, che si gustano con le tradizionali crépinettes

Luoghi citati: Aquitania, Arcachon, Bordeaux, Galles, Parigi