Due tedeschi su tre non vogliono più Kohl

Due tedeschi su tre non vogliono più Kohl GERMANIA Secondo i socialdemocratici ha lanciato avvertimenti mafiosi agli alleati: «Ricordatevi che ho i nomi di chi manovrava la Stasi» Due tedeschi su tre non vogliono più Kohl E il Cancelliere prepara la stangata: più tasse, tagli ai salari BONN DALLA REDAZIONE Quasi due terzi degli elettori dicono no a Kohl: vogliono «un altro Cancelliere» il 65,4 per cento dei tedeschi occidentali e il 62,1 per cento di quelli orientali. La principale spiegazione fornita dalle persone interrogate è il desiderio di avere «un capo di governo che governi» e che si occupi con maggiore attenzione dei problemi attuali, diritto d'asilo e disoccupazione. E' un'altra conferma di una caduta di consensi sempre più ardua da arginare, perché si accompagna a una situazione difficile su molti fronti. Durante il dibattito sul bilancio conclusosi ieri, il ministro Moellemann ha affermato che la situazione economica «ha raggiunto una fase molto critica». La crescita nelle regioni orientali è inferiore al previsto, all'Ovest c'è ristagno: un ulteriore «scivolamento» sarebbe «fatale» anche agli investimenti all'Est. La Germania si avvicina a un'altra stangata, a nuovi aumenti di tariffe e tasse, a rincari generalizzati, a tagli salariali? Niente per il momento è ancora deciso, ma secondo il ministro non è da escludere, sia pure come «rimedio estremo», un nuovo aumento delle tasse, dal momento che «bisogna mettere a disposizione dei nuovi Laender somme maggiori» di quelle attuali, 110 mila miliardi di marchi l'anno. Prima di tutto saranno però necessari risparmi nei bilanci pubblici e la privatizzazione delle imprese a partecipazione statale. Anche di questo il Cancelliere ha discusso ieri con i dirigenti della coalizione: una riunione che, convocata all'improvviso dopo quella di domenica scorsa, testimonia un disaccordo persistente fra i partiti di governo - la Cdu di Kohl, la bavarese Csu e i liberali dell'Fdp - sul modo di finanziare l'unificazione. Ma è l'atmosfera generale a deteriorarsi intorno al Cancelliere. Secondo l'opposizione, per intimidire gli alleati che mostrano dissenso, Kohl sarebbe ricorso addirittura a «metodi mafiosi»: un deputato socialdemocratico ha presentato in proposito un'interpellanza in Parlamento, nella quale denuncia le sue pesanti «allusioni» durante una riunione del gruppo parlamentare di maggioranza. La «minaccia», secondo il deputato Norbert Gansel, è contenuta in una frase soprattutto: «Fino all'89 - t'1».» ^ ni IHJS91C ur» ".■*•.'<>: * avrebbe detto Kohl - si poteva leggere negli atti della Stasi chi si nascondeva e dietro quali cespugli». Anche nel dibattito in Parlamento sul bilancio l'opposizione socialdemocratica ha usato toni molto duri nei confronti del Cancelliere, che l'altro ieri aveva confessato di aver commesso «alcuni errori» nel processo di unificazione. All'austerity invocata dai liberali per bocca del ministro dell'Economia Moellemann l'Spd ha contrapposto l'idea di «sacrifici da parte dei più abbienti». Entro quest'anno Kohl incontrerà sindacati, partiti di opposizione e rappresentanti degli enti locali per cercare il più largo consenso possibile sui provvedimenti, che devono essere definiti da Commissioni dei partiti entro 14 giorni. L'annunciata riforma della tassazione delle imprese dovrebbe essere attuata al più presto. Sullo sfondo, persiste la tensione xefonoba: mentre a Rostock sono arrivate le prime condanne per tre responsabili dei disordini di fine agosto (da poche settimane di lavoro sociale a nove mesi di carcere minorile, e fra i condannati c'è anche un soldato della Bundeswher), nella notte fra mercoledì e giovedì sono continuate le aggressioni. A Quedlinburg, nell'ex Ddr, è stato attaccato un centro di raccolta per «Asylanten». Non ci sono stati feriti grazie alla presenza in forze della polizia, 71 persone sono state fermate. Kohl si difende nel dibattito sul bilancio in Parlamento dai duri attacchi delI'Spd ma pare vacillare anche la coalizione governativa |foto ansa]

Persone citate: Kohl, Moellemann, Norbert Gansel

Luoghi citati: Bonn, Ddr, Germania, Quedlinburg