A PIEDI DA VIENNA FINO A NIZZA
A PIEDI DA VIENNA FINO A NIZZA PERSONAGGI A PIEDI DA VIENNA FINO A NIZZA In Piemonte i «grandi camminatori» francesi, italiani, svizzeri e austriaci ■ L 10 erano a Bardonecchia, I il 16 saranno al rifugio JerB vis alla conca del Prà in alta Val Pellice, il 23 e 24 a Sambuco in Valle Stura di Demonte, provincia di Cuneo. Sono i fantastici camminatori, in viaggio a piedi, tra Vienna e Nizza, che in questi giorni attraversano il Piemonte. Si tratta innanzitutto dei coniugi Riccardo e Cristina Carnevalini, giovani «pedoni professionisti» con alle spalle migliaia di chilometri macinati in tutta Europa (promotori tra l'altro dell'associazione «Sentiero Italia»), poi c'é il francese Francois Labande, coordinatore internazionale di Mountain Wilderness, gli svizzeri Jurg Frischketch, Dominick Sigrist, Harry Spiess e l'austriaco Gerhard Sturzlinger. Il gruppetto è partito il 4 giugno scorso dalla capitale asburgica e conta di arrivare sulla Costa Azzurra il 3 ottobre, concludendo un'iniziativa denominata «Transalpede Wien-Nice '92», a piedi attraverso l'ecoambiente delle Alpi. «Non scaleremo montagne ma incontreremo persone - hanno detto prima di partire -, per noi le Alpi non sono un attrezzo sportivo, ma uno spazio di vita, alle prese con una mole crescente di problemi». Problemi che sono quelli di sempre, come inquinamento, cattivo utilizzo delle risorse naturali, comunità culturalmente devastate e dapauperate, turismo distruttivo. L'iniziativa è appoggiata da un folto gruppo di associazioni ambientaliste tra cui Mountain Wilderness, al fine di «presentare i problemi ecologici, sociali e culturali dell'arco alpino e per promuovere il collegamento fra i gruppi locali con uguali interessi». Tra l'altro tutti gli escursionisti e gli alpinisti che volessero manifestare un concreto interesse per il viaggio possono seguire una o più tappe, partendo dal Jervis o da Sambuco. Due parole le meritano Riccardo e Cristina Carnovalini, marito e moglie, giovani, liguri di nascita, toscani di adozione (abitano nella Lunigiana a Fosdinovo, in una casa in mezzo a un bosco di cedri), che hanno scritto un bellissimo libro «A piedi nell'Europa che corre», edizioni Cda, Torino, 230 pagine, 28 mila lire. E' il resoconto di una passeggiata di 2700 chilometri da Trieste a Skagen all'estremo Nord della Danimarca, sempre fuori dalle grandi strade, attraverso Austria, Cecoslovacchia, Polonia, Germania. «Quattro mesi per compiere un viaggio d'altri tempi - scrivono i Carnovalini - quando il mondo procedeva a passo d'uomo. Alla velocità di quattro chilometri all'ora possiamo osservare e assaporare tutto quello che sfugge guardando dal finestrino di un'automobile». «Per noi - aggiungono - camminare significa soprattutto riconquistare uno spazio d'armonia, riscoprire quella parte della natura e dell'uomo che la vita di tutti i giorni costringe a trascurare. Passo dopo passo, gli occhi trasmettono alla mente le informazioni del paesaggio... il naso sente i profumi della terra... Si riacquista l'udito, ogni fruscio, ogni vibrazione arriva all'udito precisa e netta». «Un diario intrigante e fascinoso, scritto per strada - dice la prefazione - come i grandi viaggiatori dell'800, un appassionante affresco di un continente che cambia, che abbatte muri e frontiere, che cresce e progetta, pur tra mille contraddizioni, un futuro migliore». Renato Scagliola I coniugi Riccardo e Cristina Carnovalini, impegnati nel raid europeo da Henna a Nizza
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