«Giudici, io sono con voi»

«Giudici, io sono con voi» «Giudici, io sono con voi» La figlia del socialista suicida a Lodi LODI. «Guardi, sulla firma non ho niente da dire. Mi dispiace», spiegano all'altro capo del telefono senza aggiungere altro. Il tono è quello deciso di ima donna matura. Ma a rispondere è una ragazzina di 14 anni, Eleonora Amorese, figlia dell'ex segretario del psi di Lodi morto suicida lo scorso 17 giugno. Di lei hanno ricominciato a parlare perché ha firmato «contro l'aggressione mafiosa della famiglia Craxi ai giudici di Milano», in sostegno del magistrato Antonio Di Pietro. Lo stesso che il padre Renato aveva ringraziato per la sua umanità e discrezione. Sabato scorso, la petizione era lì, in piazza Broletto, a Lodi, sul banchetto organizzato dalla federazione provinciale del Movimento sociale. Eleonora stava camminando insieme ad un paio di amiche. Un esponente del Fronte della gioventù ha avvicinato il gruppetto: «Volete firmare a favore di Antonio di Pietro?». Le tre ragazze si consultano. Quindi, prendono la biro e firmano. «Passeggiavamo per la città. Abbiamo visto il banchetto e ci siamo decise. Non c'è altro da dire», affermano lapidarie le due amiche del cuore. Il segretario del Movimento sociale lodigiano, Alberto Sogaro, non aveva riconosciuto la ragazza. Non l'aveva neppure vista. Di spalle, stava parlando con un giornalista locale. Ed è stato quest'ultimo ad avvertirlo: «E' la figlia di Amorese». Il tempo di girarsi e controllare, stupiti, sul modulo. Il nome corrispondeva. «Ho preso il foglio e l'ho messo via. Nel cassetto. Non so perché... Sa, anch'io ho una bambina», dice Sogaro. Ma Eleonora Amorese pare più matura dei suoi 14 anni. Durante i funerali del padre, nella chiesa di San Bernardo, mentre tutti la fissavano, era salita sull'altare ed aveva letto una missiva: «Adorato papà, io ti ho già perdonato. Ho solo dei bellissimi ricordi di te. Continuerò gli studi e diventerò come tu mi ha insegnato ad essere. Proteggimi sempre in questo duro cammino. Adesso devi volerci bene ancora di più ed aiutare la mamma, Marco e me a seguire le tue orme». E Renato Amorese, il cui nome pare collegato all'inchiesta sulla metropolitana, in una delle lettere lasciate alla famiglia, aveva scritto: «Eleonora sono sempre stato fiero di te». Fabio Bonaccorso Eleonora Amorese, 14 anni

Persone citate: Alberto Sogaro, Amorese, Antonio Di Pietro, Craxi, Eleonora Amorese, Fabio Bonaccorso Eleonora, Renato Amorese, Sogaro

Luoghi citati: Lodi, Milano