Anche il suicidio diventa vignetta di Emanuele Macaluso

Anche il suicidio diventa vignetta Anche il suicidio diventa vignetta La satira di Cuore riaccende lo scontro col psi ROMA. Il colpo di fucile con cui si è ucciso a Brescia il socialista Sergio Moroni esplode una seconda volta, a sorpresa, sulle pagine di Cuore. Ed è subito polemica, furiosa, fra i socialisti e il settimanale di Michele Serra, che, nel numero oggi in edicola, scherza sui morti di Tangentopoli. Da via del Corso partono commenti amari e giudizi severi, mentre gli uomini di Botteghe Oscure mostrano un certo imbarazzo. «I socialisti vivono negli attici e muoiono in cantina. Se non prendeva l'ascensore c'arrivava prima», ironizza Vincino a pagina 2 di Cuore. E, ancora, in un'altra vignetta: «Giustizia fai da te. Il giudice,- uscendo dalla stanza, dimenticò la pistola d'ordinanza sul tavolo sopra il foglio della confessione in bianco. "La lascio solo a meditare". In poco tempo sfoltirono del 50% il gruppo degli imputati». Non sono più teneri Stefano Disegni e Massimo Caviglia nella loro strip, dedicata a «re» Craxi e al figlio Bobo, aspiranti suicidi su suggerimento di quest'ultimo. Tentano, con la pistola di Nenni presa al museo; ma al clic l'arnese non spara. «Sono 15 anni che i compagni socialisti si sono fregate le pallottole per rivenderle da Sotheby's», ricorda Bettino nel fumetto, per poi dire all'erede: «Noi non ci ammazziamo. Sono solo gli stracci che volano...». «Sono post-comunisti privi di qualsiasi bussola - taglia corto Giusi La Ganga, craxiano, capogruppo psi alla Camera - lo dice uno che Cuore lo legge e, a volte, ride con piacere. Questa volta hanno varcato il confine tra satira e cattivo gusto. Se la satira ha un valore pedagogico, qui la pedagogia diventa pericolosa. Perché educa generazioni all'odio politico e alla confusione di idee». «Satira macabra», commenta lo storico Giuseppe Tamburrano, presidente della Fondazione Pietro Nenni. «Sono anche disposto ad accettarla, purché sia intelligente. La matita di Vincino è solo cretina. Non mi fa ridere; il suo difetto principale è di non essere spiritoso». Si rassegna il senatore Gennaro Acquaviva: «E' l'aria che tira. Che vogliamo fare? Quando un giudice dice che Moroni ha fatto bene a uccidersi, tutto è possibile. Possiamo solo sperare in Dio». Non si consola, invece, Ugo Intim, portavoce dei Garofano, che definisce Cuore «l'ultimo giornale comunista al mondo». E in casa pds? Tanti «no commento. Da Emanuele Macaluso. Da Luciano Violante. Ma il disagio c'è. E Piero Fassino gli da voce: «Vignette di cattivo gusto. Il gesto tragico di Moroni merita risposte più serie». Mario Tortello I I BettinoeBobosecondoDise8ni&Cavig,ia

Luoghi citati: Brescia, Moroni, Roma