Bugno: sarò lo specchietto per le allodole
Bugno: sarò lo specchietto per le allodole Bugno: sarò lo specchietto per le allodole Rassegnato il campione, sperano Argentin e Fondriest BENIDORM DAL NOSTRO INVIATO Chiappucci è molto impegnato a mostrarsi degno del ruolo di primissimo attore che il et Martini gli ha affidato. Di conseguenza smette di prendere in giro Argentin, il quale, per il momento, interrompe le polemiche. «Per la prima volta - dice Chiappucci - corro il Mondiale non soltanto in forma perfetta, ma anche con la possibilità di agire come voglio. Vado in gara per vincere. Spero di non trovare rivali tra i vicini di casa. Il percorso mi piace, Indurain è Indurain, ma in una corsa di un giorno è battibile. Non ho paura di un arrivo in volata, mi sento completo su ogni terreno. Insomma, mai avuta tanta fiducia come in questi giorni». Bugno riconosce la supremazia di Chiappucci: «E' in grande condizione, gli auguro di vincere, se ci riesce sarò contento, ma la smetta di lamentarsi sul ruolo che ha avuto in squadra nel passato. Io che faccio? Posso essere una buona pedina, posso essere uno specchietto per le allodole. Non ho né la forma né il morale che mi consen- tirono la grande impresa l'altr'anno, ma pedalando ne succedono tante. Insomma, sono un rebus. Il conto degli avversari comincia da Indurain e continua con gli svizzeri, compatti e robusti. Oltre a Rominger, ci metto Zuelle, Wegmuller e Niederberger. Mi sa che arrivano in venti, escluso me». Martini invece lo piazza tra i primi. Commento di Bugno: «Se lo dice lui, mi consola». Argentin pialla i dissidi con Chiappucci: «Sono una persona per bene, so come comportarmi in un Mondiale. Martini punta tutto su Chiappucci? Se fosse vero non avrebbe chiamato me e Bugno e Fondriest, avrebbe costruito una squadra per un solo capitano. Percorso buono, mi piace l'arrivo». Chioccioli s'è rimpolpato con l'ultima prova pre-mondiale: «Ho detto a Martini che sono disponibile per ogni azione, all'inizio, a metà o alla fine. Se, alla fine, ci sono anch'io. Non soffro di inimicizie, non ho gelosie, al Mondiale siamo tutti compagni, ho la maglia azzurra e l'onorerò battendomi al massimo, come ho sempre fatto». Giovannetti, esperto in cose spagnole (è un frequentatore assiduo della Vuelta), fa il tattico: «Gli spagnoli devono accendere la corsa, renderla più spossante possibile per i gusti di Indurain. Di solito procedono a scatti, qui preferiranno il tiraggio continuo. Meglio così: saremo noi a seguire loro». Fondriest ha chiesto di non entrare in lotta nella prima metà della corsa: «Non posso cambiare le mie caratteristiche, vengo fuori alla distanza, diciamo dopo centocinquanta chilometri. Lì giunto, saprò su quali gambe mi reggo». «Io - dice Ghirotto - mi reggo sulle migliori gambe della mia carriera. Ho libertà d'azione, come un capitano vero, però mica mi esalto, ho impiegato troppi anni per diventare un protagonista. So che al minimo errore si salta, devo stare attento, non devo emozionarmi. Non mi permetto di immaginarmi vincitore. Ho bisogno di dormire tranquillo, prima del via». [g. ran.j Bugno: sarò lo specchietto per le allodole Bugno: sarò lo specchietto per le allodole Rassegnato il campione, sperano Argentin e Fondriest BENIDORM DAL NOSTRO INVIATO Chiappucci è molto impegnato a mostrarsi degno del ruolo di primissimo attore che il et Martini gli ha affidato. Di conseguenza smette di prendere in giro Argentin, il quale, per il momento, interrompe le polemiche. «Per la prima volta - dice Chiappucci - corro il Mondiale non soltanto in forma perfetta, ma anche con la possibilità di agire come voglio. Vado in gara per vincere. Spero di non trovare rivali tra i vicini di casa. Il percorso mi piace, Indurain è Indurain, ma in una corsa di un giorno è battibile. Non ho paura di un arrivo in volata, mi sento completo su ogni terreno. Insomma, mai avuta tanta fiducia come in questi giorni». Bugno riconosce la supremazia di Chiappucci: «E' in grande condizione, gli auguro di vincere, se ci riesce sarò contento, ma la smetta di lamentarsi sul ruolo che ha avuto in squadra nel passato. Io che faccio? Posso essere una buona pedina, posso essere uno specchietto per le allodole. Non ho né la forma né il morale che mi consen- tirono la grande impresa l'altr'anno, ma pedalando ne succedono tante. Insomma, sono un rebus. Il conto degli avversari comincia da Indurain e continua con gli svizzeri, compatti e robusti. Oltre a Rominger, ci metto Zuelle, Wegmuller e Niederberger. Mi sa che arrivano in venti, escluso me». Martini invece lo piazza tra i primi. Commento di Bugno: «Se lo dice lui, mi consola». Argentin pialla i dissidi con Chiappucci: «Sono una persona per bene, so come comportarmi in un Mondiale. Martini punta tutto su Chiappucci? Se fosse vero non avrebbe chiamato me e Bugno e Fondriest, avrebbe costruito una squadra per un solo capitano. Percorso buono, mi piace l'arrivo». Chioccioli s'è rimpolpato con l'ultima prova pre-mondiale: «Ho detto a Martini che sono disponibile per ogni azione, all'inizio, a metà o alla fine. Se, alla fine, ci sono anch'io. Non soffro di inimicizie, non ho gelosie, al Mondiale siamo tutti compagni, ho la maglia azzurra e l'onorerò battendomi al massimo, come ho sempre fatto». Giovannetti, esperto in cose spagnole (è un frequentatore assiduo della Vuelta), fa il tattico: «Gli spagnoli devono accendere la corsa, renderla più spossante possibile per i gusti di Indurain. Di solito procedono a scatti, qui preferiranno il tiraggio continuo. Meglio così: saremo noi a seguire loro». Fondriest ha chiesto di non entrare in lotta nella prima metà della corsa: «Non posso cambiare le mie caratteristiche, vengo fuori alla distanza, diciamo dopo centocinquanta chilometri. Lì giunto, saprò su quali gambe mi reggo». «Io - dice Ghirotto - mi reggo sulle migliori gambe della mia carriera. Ho libertà d'azione, come un capitano vero, però mica mi esalto, ho impiegato troppi anni per diventare un protagonista. So che al minimo errore si salta, devo stare attento, non devo emozionarmi. Non mi permetto di immaginarmi vincitore. Ho bisogno di dormire tranquillo, prima del via». [g. ran.j
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