Farmaci, non il bisturi per l'ernia del disco

Farmaci, non il bisturi per l'ernia del disco MEDICBNA Farmaci, non il bisturi per l'ernia del disco SE l'uomo camminasse su quattro gambe anziché su due probabilmente non si ammalerebbe di sciatica, malattia tuttora molto diffusa, una delle maggiori cause di intense sofferenze e di invalidità nella popolazione attiva. Però diagnosi e terapia hanno compiuto tappe decisive ed i pazienti traggono manifesti benefici dai progressi realizzati. Il dolore dalla regione lombosacrale scende verso la parte posteriore della coscia, talvolta anche verso l'esterno della gamba «a cucitura di pantalone», irradiandosi al malleolo esterno e al dorso del piede, oppure al tallone e alla pianta del piede. E' un dolore più o meno forte, aggravato dagli sforzi, dai colpi di tosse, dagli starnuti, dal portare pesi, dallo stare a lungo in piedi e, peggio, dallo stare a lungo seduti, e che invece si attenua quasi sempre a letto. Oltre al dolore si sentono punture, formicolìi, la gamba pesante, il piede inerte. Un tempo la sciatica era misteriosa, raramente se ne comprendeva la causa. La si chiamava reumatica oppure essenziale, termini che non spiegavano nulla. Poi si fece strada la nozione di ernia del disco. I dischi intervertebrali hanno ima funzione paragonabile a quella d'un cuscinetto idraulico. Situati fra una vertebra e l'altra sono degli ammortizzatori che smorzano gli urti e le pressioni, e fanno della colonna vertebrale un sistema elastico simile ad una molla in tensione, capace di rispondere adeguatamente a qualsiasi forza che tenda a deformarla. Ma può accadere che un disco si alteri e che il suo nucleo centrale, formato da una sostanza gelatinosa, si sposti e sporga attraverso l'anello periferico, «faccia ernia» come si dice in linguaggio medico (in latino hernia significa fuoruscita). L'ernia del disco si ha con particolare frequenza nella parte inferiore della colonna, là dove appunto il nervo sciatico ha origine dal midollo spinale contenuto nella colonna. Il nucleo sporgente entra in conflitto col nervo, lo comprime, lo piega, lo maltratta, lo rende ipersensibile. Affinché si produca l'ernia del disco, a parte una certa predisposizione individuale, agiscono svariati fattori esterni come una caduta, un movimento brusco, mio sforzo per sollevare pesi col corpo piegato in avanti, la guida d'un veicolo su terreni accidentati, piccoli traumatismi continui di natura professionale, o lavori che obbligano a stare a lungo in una posizione fissa. L'ernia del disco è più frequente negli uomini che nelle donne nel periodo di età compreso fra 30 e 50 anni, è rara dopo i 55 ed eccezionale prima dei 20. Tutto chiaro dunque? CerI tamente l'ernia del disco ha squarciato in gran parte l'oscurità che avvolgeva la sciatica, è la causa più frequente, ma non tutte le sciatiche sono discali, lo sono soltanto due terzi dei casi (d'altronde non è detto che l'ernia debba provocare sempre la sciatica). Questo rimanente terzo delle sciatiche può essere dovuto a numerose cause come fatti infiammatori, o l'artrosi della colonna. Si può pensare che non si tratti di ernia del disco quando non ci sono stati in precedenza sforzi o falsi movimenti. Il chiarimento della natura della sciatica viene da tutta una serie di esami clinici sul paziente in piedi, sdraiato o bocconi: come si muove, dove sono i punti dolorosi. L'osservazione clinica è fondamentale. Gli esami complementari vengono in un secondo tempo. La radiografia in primo luogo, naturalmente, poi altre tecniche quali la tomodensitometria e la risonanza magnetica, che mostrano chiaramente il contorno del disco, la forma e la dimensione del canale vertebrale, l'insieme dei dischi lombari. Con la radicolografia si studiano le radici lombosacrali in posizione di carico, il paziente in piedi. La vera novità è l'orientamento terapeutico odierno. Anni fa si affermava, a proposito dell'ernia del disco, che la cura era decisamente cMrurgica. Non è questa l'opinione attuale. Checché si dica la sciatica è un'affezione benigna, con un'evoluzione spontanea in genere favorevole. La maggior parte dei casi, occorre ricordarlo, guariscono proprio con cure non chirurgiche. La prima tappa della terapia consiste nell'associare per un certo periodo riposo assoluto, farmaci antidolorifici, farmaci antinfiammatori, eventualmente un busto ortopedico. Il soggetto dovrà imparare ad assumere le posizioni che permetteranno di evitare recidive e di riprendere la vita attiva nelle migliori condizioni. Tale ripresa deve avvenire con prudenza e progressivamente. Col busto si può giocare a tennis e anche a golf. Trattamenti fisici adiuvanti sono massaggi, trazioni, manipolazioni, i fanghi. Se ciò non è sufficiente, la seconda tappa è rappresentata da infiltrazioni locali nella colonna con farmaci antinfiammatori. Ultimo ritrovato sono le iniezioni nel disco di sostanze che riducono la pressione esercitata dal nucleo, o l'asportazione di frammenti del nucleo con tecniche varie, laser compreso, naturalmente quando ci sia l'ernia del disco. Ultima soluzione, una sciatica ribelle può richiedere l'intervento per l'asportazione della parte del disco che sporge e comprime il nervo Ulrico di Aìchelburg Farmaci, non il bisturi per l'ernia del disco MEDICBNA Farmaci, non il bisturi per l'ernia del disco SE l'uomo camminasse su quattro gambe anziché su due probabilmente non si ammalerebbe di sciatica, malattia tuttora molto diffusa, una delle maggiori cause di intense sofferenze e di invalidità nella popolazione attiva. Però diagnosi e terapia hanno compiuto tappe decisive ed i pazienti traggono manifesti benefici dai progressi realizzati. Il dolore dalla regione lombosacrale scende verso la parte posteriore della coscia, talvolta anche verso l'esterno della gamba «a cucitura di pantalone», irradiandosi al malleolo esterno e al dorso del piede, oppure al tallone e alla pianta del piede. E' un dolore più o meno forte, aggravato dagli sforzi, dai colpi di tosse, dagli starnuti, dal portare pesi, dallo stare a lungo in piedi e, peggio, dallo stare a lungo seduti, e che invece si attenua quasi sempre a letto. Oltre al dolore si sentono punture, formicolìi, la gamba pesante, il piede inerte. Un tempo la sciatica era misteriosa, raramente se ne comprendeva la causa. La si chiamava reumatica oppure essenziale, termini che non spiegavano nulla. Poi si fece strada la nozione di ernia del disco. I dischi intervertebrali hanno ima funzione paragonabile a quella d'un cuscinetto idraulico. Situati fra una vertebra e l'altra sono degli ammortizzatori che smorzano gli urti e le pressioni, e fanno della colonna vertebrale un sistema elastico simile ad una molla in tensione, capace di rispondere adeguatamente a qualsiasi forza che tenda a deformarla. Ma può accadere che un disco si alteri e che il suo nucleo centrale, formato da una sostanza gelatinosa, si sposti e sporga attraverso l'anello periferico, «faccia ernia» come si dice in linguaggio medico (in latino hernia significa fuoruscita). L'ernia del disco si ha con particolare frequenza nella parte inferiore della colonna, là dove appunto il nervo sciatico ha origine dal midollo spinale contenuto nella colonna. Il nucleo sporgente entra in conflitto col nervo, lo comprime, lo piega, lo maltratta, lo rende ipersensibile. Affinché si produca l'ernia del disco, a parte una certa predisposizione individuale, agiscono svariati fattori esterni come una caduta, un movimento brusco, mio sforzo per sollevare pesi col corpo piegato in avanti, la guida d'un veicolo su terreni accidentati, piccoli traumatismi continui di natura professionale, o lavori che obbligano a stare a lungo in una posizione fissa. L'ernia del disco è più frequente negli uomini che nelle donne nel periodo di età compreso fra 30 e 50 anni, è rara dopo i 55 ed eccezionale prima dei 20. Tutto chiaro dunque? CerI tamente l'ernia del disco ha squarciato in gran parte l'oscurità che avvolgeva la sciatica, è la causa più frequente, ma non tutte le sciatiche sono discali, lo sono soltanto due terzi dei casi (d'altronde non è detto che l'ernia debba provocare sempre la sciatica). Questo rimanente terzo delle sciatiche può essere dovuto a numerose cause come fatti infiammatori, o l'artrosi della colonna. Si può pensare che non si tratti di ernia del disco quando non ci sono stati in precedenza sforzi o falsi movimenti. Il chiarimento della natura della sciatica viene da tutta una serie di esami clinici sul paziente in piedi, sdraiato o bocconi: come si muove, dove sono i punti dolorosi. L'osservazione clinica è fondamentale. Gli esami complementari vengono in un secondo tempo. La radiografia in primo luogo, naturalmente, poi altre tecniche quali la tomodensitometria e la risonanza magnetica, che mostrano chiaramente il contorno del disco, la forma e la dimensione del canale vertebrale, l'insieme dei dischi lombari. Con la radicolografia si studiano le radici lombosacrali in posizione di carico, il paziente in piedi. La vera novità è l'orientamento terapeutico odierno. Anni fa si affermava, a proposito dell'ernia del disco, che la cura era decisamente cMrurgica. Non è questa l'opinione attuale. Checché si dica la sciatica è un'affezione benigna, con un'evoluzione spontanea in genere favorevole. La maggior parte dei casi, occorre ricordarlo, guariscono proprio con cure non chirurgiche. La prima tappa della terapia consiste nell'associare per un certo periodo riposo assoluto, farmaci antidolorifici, farmaci antinfiammatori, eventualmente un busto ortopedico. Il soggetto dovrà imparare ad assumere le posizioni che permetteranno di evitare recidive e di riprendere la vita attiva nelle migliori condizioni. Tale ripresa deve avvenire con prudenza e progressivamente. Col busto si può giocare a tennis e anche a golf. Trattamenti fisici adiuvanti sono massaggi, trazioni, manipolazioni, i fanghi. Se ciò non è sufficiente, la seconda tappa è rappresentata da infiltrazioni locali nella colonna con farmaci antinfiammatori. Ultimo ritrovato sono le iniezioni nel disco di sostanze che riducono la pressione esercitata dal nucleo, o l'asportazione di frammenti del nucleo con tecniche varie, laser compreso, naturalmente quando ci sia l'ernia del disco. Ultima soluzione, una sciatica ribelle può richiedere l'intervento per l'asportazione della parte del disco che sporge e comprime il nervo Ulrico di Aìchelburg

Luoghi citati: Aìchelburg