Scarcerato Zaffra, psi «Non ha rivelato nulla» di S. Mr.
Scarcerato Zaffra, psi «Non ha rivelato nulla» Arrestato per tangenti. Il legale: la tv lo ha distrutto Scarcerato Zaffra, psi «Non ha rivelato nulla» MILANO. Con molto clamore era entrato in carcere, battendo un record: tre ordini di cattura nel giro di due settimane. Con molto riserbo ne è uscito. Loris Zaffra, ex segretario della Uil in Lombardia e attualmente capogruppo psi al Comune di Milano, ieri pomeriggio è tornato a casa. Come per (quasi) tutti in questa inchiesta seguendo l'iter arresto-confessione-libertà? No, secondo il suo avvocato, Michele Saponara. Zaffra, infatti, aveva sì subito ammesso la prima accusa di corruzione, l'aver cioè intascato 50 milioni di tangente per appalti all'ospedale «Pini» (soldi - aveva spiegato- passati ad Antonio Natali, l'esponente socialista morto pochi anni fa). Però aveva sempre respinto le altre accuse (presunte tangenti per le Ferrovie Nord e la Sea), avvalendosi della facoltà di non rispondere. Un atteggiamento che non ha cambiato: «Si trattava - ha spiegato l'avvocato - di accuse tanto fumose che si è sempre rifiutato di rispondere». Allora, cosa ha convinto i magistrati a rilasciare Zaffra? «Questa scarcerazione - dice il legale è il risultato di una battaglia di grande civiltà in sui mi sono impegnato in prima persona». Proprio ieri, ad esempio, Saponara aveva reso pubblica una lettera inviata al comandante dei carabinieri di Milano in cui si lamentava dei toni e delle informazioni utilizzati nella conferenza stampa che annunciava l'ultimo mandato di cattura contro Zaffra, poi riportati dagli organi di informazioni. Il legale accompagnava la lettera con queste osservazioni: «I giudici di Milano dicono che non si sentono responsabili per la morte di Moroni. Ci credo, ma il problema esiste... Assisto Zaffra che non parla di suicidio ma è distrutto dal linciaggio televisivo». Ieri mattina la pubblicazione della lettera, ieri pomeriggio la scarcerazione: un caso? [s. mr.] Scarcerato Zaffra, psi «Non ha rivelato nulla» Arrestato per tangenti. Il legale: la tv lo ha distrutto Scarcerato Zaffra, psi «Non ha rivelato nulla» MILANO. Con molto clamore era entrato in carcere, battendo un record: tre ordini di cattura nel giro di due settimane. Con molto riserbo ne è uscito. Loris Zaffra, ex segretario della Uil in Lombardia e attualmente capogruppo psi al Comune di Milano, ieri pomeriggio è tornato a casa. Come per (quasi) tutti in questa inchiesta seguendo l'iter arresto-confessione-libertà? No, secondo il suo avvocato, Michele Saponara. Zaffra, infatti, aveva sì subito ammesso la prima accusa di corruzione, l'aver cioè intascato 50 milioni di tangente per appalti all'ospedale «Pini» (soldi - aveva spiegato- passati ad Antonio Natali, l'esponente socialista morto pochi anni fa). Però aveva sempre respinto le altre accuse (presunte tangenti per le Ferrovie Nord e la Sea), avvalendosi della facoltà di non rispondere. Un atteggiamento che non ha cambiato: «Si trattava - ha spiegato l'avvocato - di accuse tanto fumose che si è sempre rifiutato di rispondere». Allora, cosa ha convinto i magistrati a rilasciare Zaffra? «Questa scarcerazione - dice il legale è il risultato di una battaglia di grande civiltà in sui mi sono impegnato in prima persona». Proprio ieri, ad esempio, Saponara aveva reso pubblica una lettera inviata al comandante dei carabinieri di Milano in cui si lamentava dei toni e delle informazioni utilizzati nella conferenza stampa che annunciava l'ultimo mandato di cattura contro Zaffra, poi riportati dagli organi di informazioni. Il legale accompagnava la lettera con queste osservazioni: «I giudici di Milano dicono che non si sentono responsabili per la morte di Moroni. Ci credo, ma il problema esiste... Assisto Zaffra che non parla di suicidio ma è distrutto dal linciaggio televisivo». Ieri mattina la pubblicazione della lettera, ieri pomeriggio la scarcerazione: un caso? [s. mr.]
Persone citate: Antonio Natali, Loris Zaffra, Michele Saponara, Zaffra
Luoghi citati: Comune Di Milano, Lombardia, Milano, Moroni, Saponara
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