Scuola, testi introvabili

Scuola, testi introvabili Per il blocco delle adozioni in crisi editori, librai e studenti Scuola, testi introvabili I docenti: «Usate lefotocopie» Gli studenti potranno avere per tempo i libri di testo? Il «blocco delle adozioni» da parte dei collegi docenti (gli elenchi dovevano essere pronti per fine maggio-inizio giugno) sta creando tante difficoltà sia agli editori che devono stampare vecchi e nuovi titoli, sia ai librai che devono approvvigionare il «magazzino». L'adesione al blocco, deciso da tutti i sindacati confederali e dall'autonomo Snals, dai comitati di base dei docenti per protesta contro il mancato rinnovo del contratto, è stata pressoché totale. Soltanto da fine luglio i collegi docenti hanno iniziato a fare le scelte, con evidente ritardo sui tempi consueti. Nella provincia di Torino sono ancora una decina le scuole che devono decidere totalmente quali libri adottare. Un bel guaio per gli editori che «tirano» quasi su ordinazione in base alle liste concordate dai docenti. Ma anche per gli studenti che rischiano di restare senza i libri per un periodo abbastanza lungo dopo l'avvio dell'anno scolastico. Le lezioni s'iniziano il 18 settembre (sono anticipate al 14 per le scuole professionali), ma fin dai primi giorni del mese parecchie famiglie hanno l'abitudine di acquistare i libri. Quest'anno le cose vanno diversamente. «Guardo il banco del settore scolastico vuoto e mi si stringe il cuore - dice Regina Ospici della libreria Petrini -. Di solito in questo periodo si preparano le Uste dei libri, c'era un via vai di genitori e ragazzi. Non so dire se quel vuoto è dovuto anche alla crisi economica, ma sicuramente è conseguente alla confusione che si è creata intorno alle adozioni dei testi. Ci sono docenti che invitano a non acquistare i libri promettendo fotocopie». Preoccupazione anche alla libreria Fogola. «Per tradizione prepariamo gli approvvigionamenti fin da giugno - dicono Nanni e Ludwig Fogola - ma quest'anno siamo in terribile ritardo. Ad esempio soltanto ieri abbiamo avuto gli elenchi dei libri adottati dal liceo scientifico Galileo Ferraris. Ci siamo procurati tutte le liste esistenti. Manca ancora all'appello il 2 per cento delle medie inferiori e il 20-25 per cento delle superiori. Il magazzino, per ora, è rifornito. Il problema si presenterà a metà mese quando tutti faranno gli acquisti». Indignato e preoccupato Gianni Merlini della Utet, presidente degli editori: «Il blocco dei libri di testo è stata una iniziativa illegale e inutile che va contro gli editori e contro gli studenti, cioè contro chi con il rinnovo del contratto degli insegnanti ha nulla a che fare. Gli editori hanno cercato di difendersi predisponendo ristampe di "titoli" sicuri e stampando con cautela le novità». Il dott. Gay di Paravia concorda: «Una disgustosa provocazione che ha superato tutti i limiti. Per la nostra produzione ci siamo regolati in base al passato. Siamo in grado di fornire i libri del catalogo, ci auguriamo che i nuovi titoli prodotti siano sufficienti ad esaurire la richiesta, altrimenti gli studenti saranno costretti ad attendere le ristampe». Fra tanta confusione una cosa è certa: il prezzo dei libri aumenta. Secondo una ricerca della Cgil lombarda l'incremento raggiunge l'8,l% ben oltre il tasso di inflazione programmato al 4,5%. Mediamente chi ha un figlio alle superiori spenderà da 550 a circa 700 mila lire, dipende dalla classe e dal tipo di scuola frequentate. La spesa è intorno alle 400 mila lire per le medie inferiori. E poco influisce il calmiere del prestito d'uso previsto per la fascia dell' obbligo: ormai sono ben poche le scuole che riescono a dare interamente gratis il pacco libri ai loro alunni. Rimangono gratuiti i libri delle elementari. Maria Valabrega

Persone citate: Fogola, Galileo Ferraris, Gianni Merlini, Ludwig Fogola, Maria Valabrega, Petrini, Regina Ospici

Luoghi citati: Torino