Vìncerà chi è più amico del diavolo

Vìncerà chi è più amico del diavolo Indurain presenta il circuito sul quale domani si assegna il titolo mondiale di ciclismo Vìncerà chi è più amico del diavolo «Una fornace, il caldo farà da giudice» BENIDORM DAL NOSTRO INVIATO Quando Miguel Indurain non è emozionato, ha una faccia e un certo modo di comportarsi; quando è emozionato ha la stessa faccia e l'identico modo di comportarsi. Se ne deve dedurre che: o è sempre emozionato, o non lo è mai. Diciamo che è in costante sorveglianza di se stesso. Si sorveglia anche alla vigilia del Mondiale, che è il suo Mondiale, perché si corre in Spagna, a Benidorm, la città della sua fidanzata; perché gli manca una maglia iridata per completare una stagione straordinaria: ha vinto il Giro e il Tour. Il percorso è davvero disegnato a pennello per le sue gambe? Il percorso di un Mondiale non è mai disegnato per un corridore, non è una corsa a tappe. Un Mondiale sta bene a tanti, sta male a tanti. Ce la racconti questa strada che potrebbe portarlo al trionfo. E' semplicemente una fornace. Io amo il caldo, questo mio metro e novanta ha bisogno di caldo, ma pedalare in una fornace è esagerato. Vedete che c'è già una cosa che non mi riempie di entusiasmo. A Benidorm l'estate comincia presto e non finisce mai, se si mette in mente di cucinare la gente. Uno che non conosce i posti, non lo immagina, ma qui c'è il fuoco. Non si respira. Arrivi pedalando ai bordi del mare e dovresti sentirti rinvigorito dalla brezza. Ma dov'è la brezza? Senti solo aria salata che ti raschia la gola. Ti infili nell'interno e pare d'essere nel deserto africano. In alcuni tratti del circuito le ruote s'incollano all'asfalto, hai l'impressione di viaggiare su un cerotto. C'è un paesino a metà gara, Finestrat, tanto addormentato dal sole che pare gli abbiano fatto un'iniezione di pentotal. Indurain la pensa come Martini, il circuito di Benidorm è buono per cuocerci le pizze. E la salita? La salita non è terribile ma, alla fine, si trasforma in un piombo di 50 km nelle gambe, ogni volta che la scali accumuli stanchezza. Fatta eccezione per un breve tratto di lungomare, non mi ricordo che ci sia un metro di pianura. Se l'hanno fatto per me questo circuito, devono aver pensato che io goda a recitare la parte del pollo allo spiedo. Veniamo alla discesa. La discesa ha molte curve, brutte curve pericolose, bisogna prendere infinite precauzioni. L'ho provata a 60 all'ora. E' lì che ti possono mollare ed è lì che non devi perdere i contatti. Poi viene la linea d'arrivo, 600 metri in ascesa. Si sale sempre, in questo Mondiale. Dal basso vedi lo striscione. Lo vedi, ma non ci arrivi mai. Allora nascono i guai. Devi stabilire, se sei riuscito a restare avanti, qual è il momento migliore per muoverti. Partire da lontano? E' troppo rischioso, specialmente se hai molti rivali alla ruota. Aspettare? E' rischioso lo stesso. C'è in ballo una maglia iridata, sbrigati, deciditi. E' una parola. Gareggiare in casa è un vantaggio, lo riconosco. Ma ne avrò duecento addosso e sarà dura, molto dura, aver cura di me. Indurain non teme, apprezza. Apprezza Chiappucci. Uno straordinario combattente, naturalmente tra i favoriti, dovrò guardarmi da lui. E' in una condizione eccezionale, morale alle vette. Non so come stia in realtà Bugno, ma la mia ammirazione per lui è immutata, è un campione del mondo, ha classe, vuole un risultato che salvi la sua stagione sfortunata. Bugno può vincere. Ignoro che cosa possa fare Argentin, Chioccioli è molto simpatico e non molla mai. Rivali forti, da rispettare. Ma ci fossero soltanto loro sarebbe più semplice, saprei da chi difendermi e chi attaccare. Purtroppo di nemici ce ne sono troppi e il problema è scegliere quelli che nascondono l'arma che spara. Tra tanti armati il difficile è proprio nell'indovinare chi bluffa e chi fa sul serio. Lo capisci in corsa. Se va bene lo capisci subito. Se lo capisci in ritardo, o se addirittura non lo capisci mai, sei fritto. Non solo: ti capita magari di afferrare al volo il bandolo della gara e perderla lo stesso. Gare di un solo giorno, come siete antipatiche. Gianni Ranieri Miguel Indurain corre in casa

Persone citate: Argentin, Chiappucci, Chioccioli, Gianni Ranieri, Indurain, Miguel Indurain

Luoghi citati: Benidorm, Spagna