L'Italia rialza la testa e nella World League va in finale con Cuba

L'Italia rialza la testa e nella World League va in finale con Cuba Pallavolo: battuti a Genova gli Usa L'Italia rialza la testa e nella World League va in finale con Cuba GENOVA. Tempo di rivincite alla Final Four della World League '92 al Palasport di Genova. Stasera, a disputarsi il milione di dollari in palio, saranno le due grandi deluse di Barcellona ovvero Italia e Cuba. Gli azzurri hanno rifilato un perentorio 3-0 agli Usa (15-10, 15-11 e 15-8). Con il caldo incitamento del pubblico, il sestetto base di Velasco ha ritrovato la grinta e il temperamento di tante vittoriose battaglie. Con Tofoli in regia, Zorzi opposto, Bernardi e Giani martelli-ricevitori, Gardini e Lucchetta centrali la squadra di Velasco si ricordava di saper difendere e fare muro meglio di quanto avesse fatto a Barcellona. E il match con gli Usa non ha praticamente avuto storia. Nella prima sfida di semifinale, i cubani - opposti agli olandesi - hanno fatto pesare la loro smania di riscatto, peraltro favoriti da due assenze molto pesanti nella formazione olandese: il regista Blange e il miglior attaccante, Ron Zwerwer. Così Cuba ha preso d'infilata gli arancione. Trascinati da Joel Despaigne, leader carismatico di sempre, e col giovane Sanchez in grande condizione, i cubani hanno vinto con relativa facilità i primi due set, con l'incoraggiamento totale del pubblico che sfogava sugli olandesi la colpa di aver eliminato gli azzurri alle Olimpiadi. Nel terzo set i cubani avevano uno dei loro tradizionali cali di concen¬ trazione e ne approfittavano gli olandesi per rientrare in partita. Il quarto set era il più equilibrato e combattuto, ma nel finale i cubani sapevano trovare i due salvataggi decisivi e finiva così sul 3-1. Prima dell'inizio il presidente della Fivb, Ruben Acosta, aveva parlato dell'edizione '93 della World League. In gara dodici squadre suddivise in due gironi da sei: undici sono le stesse dello scorso anno, mentre manca ancora all'appello la Francia per motivi televisivi. Pronta a prendere il suo posto la Grecia, se la Francia non troverà in extremis un network disposto a trasmettere in diretta le gare. Il montepremi per la prossima edizione non lieviterà: resterà fermo ai 3 milioni di dollari. «E' un momento di recessione economica in tutto il mondo» ha spiegato Acosta che sperava di poter arrivare presto al tetto dei 5 milioni di dollari. Partirà invece in Oriente il Grand Prix femminile con buone speranze di partecipazione per l'Italia che nel '94 deve organizzare il Mondiale e ha bisogno di far crescere in fretti la nuova squadra. Resa nota infine la formazione degli All Stars olimpici che affronteranno il Brasile in data e sede da stabilire: tra i giocatori, Lucchetta, Zorzi e Bernardi, più Gardini riserva; Velasco capodelegazione. Mario Da Costa