Volvo e Renault, nozze vicine di Eugenio Ferraris

Volvo e Renault, nozze vicine Ne ha parlato a Tokyo il presidente della casa automobilistica svedese Volvo e Renault, nozze vicine E* la prima volta che si accenna ad un'unica società Idue partner: «Ma marchi e modelli restano divisi» TORINO. La Volvo e la Renault potrebbero fondersi in un unico gruppo. Lo ha detto ieri a Tokyo, durante una conferenza stampa, il presidente della Casa svedese, Pehr Gyllenhammar, rilevando che, se riusciranno a superare le difficoltà legate alle diverse culture industriali, le due aziende si fonderanno per dar vita a un'unica società. Ma 10 stesso numero uno del gruppo nordico non si nasconde che, allo stato attuale, «è difficile dire quando tutto ciò potrà avvenire». Riportando le dichiarazioni di Gyllenhammar, il quotidiano Yomiuri sottolinea come sia la prima volta che un dirigente Volvo parla di «fusione» con Renault e non di «alleanza industriale» su settori particolari. Dal canto suo il quotidiano Nihon Keizai fa notare che anche 11 presidente della Regie Luis Schweizer in questi giorni si trova a Tokyo dove ha già avuto due incontri con il suo collega Gyllenhammar. Volvo e Renault hanno stretto un'alleanza industriale già nel gennaio del 1991 per la produzione di parti di ricambio da usare sulle vetture passeggeri di entrambe le aziende e per lo sviluppo di motori non a benzina. In base a quell'accordo le due società si erano scambiate il 45 per cento dei loro capitali nel settore dei veicoli industriali e il 25 per cento nel set- tore automobilistico. «E' probabile - dice Antonio Ghini, direttore della comunicazione e dell'immagine di Renault Italia - che la strada porti in direzione di una fusione anche se, ad oggi, non c'è un disegno chiaro in tal senso. Diciamo che si potrebbe arrivare al traguardo come una logica conseguenza di una collaborazione che si è iniziata l'anno scorso e che viene continuamente approfondita, a livello di integrazione di acquisti e di studi, di razionalizzazione delle attività interne, di contatti continui a livello di Renault Italia e di Voi - vo Italia. Ma per il momento non si parla, né si è parlato nell'immediato passato, di passare ad atti più concreti e più visibili, come ad esempio unire le reti di vendita o produrre gamme comuni». Sulla stessa lunghezza d'onda, escludendo cioè una fusione di reti di vendita e modelli d'automobile ma non un aumento di scambi azionari, gli uomini di Volvo Italia. Una conferma indiretta a quanto sostengono entrambi, era arrivata due anni fa, nel corso di una conferenza stampa congiunta alla vigilia del salone di Ginevra: «Volvo e Renault avevano detto i due presidenti desiderano mantenere la loro integrità, i loro marchi ed i loro sistemi di distribuzione. Inoltre le società continueranno nella loro politica di produzione e commercializzazione dei propri prodotti. In questo modo esse manterranno la loro autonomia e rafforzeranno la competitività. Ciascuno di noi ha i propri clienti e conosciamo bene le loro esigenze. La dittatura non funziona né nelle nazioni né nell'industria». Eugenio Ferraris Il planale della Clio Renault (foto a sinistra) viene costruito dalla Volvo: è uno degli esempi della collaborazione già in atto tra le due società In basso il presidente della Renault, Luis Schweizer

Persone citate: Antonio Ghini, Clio Renault, Gyllenhammar, Luis Schweizer, Pehr Gyllenhammar

Luoghi citati: Ginevra, Italia, Renault Italia, Tokyo, Torino, Volvo Italia