«Gigliola è innocente» Ora si riapre il giallo

«Gigliola è innocente» Ora si riapre il giallo A Savona un testimone la scagiona «Gigliola è innocente» Ora si riapre il giallo E' l'ex amante, ha assistito al delitto «Ho detto al giudice chi ha ucciso Brin» SAVONA. Luigi Sacripanti, bolognese di mezz'età, amico intimo di Gigliola Guerinoni dal 1973, la notte dell'omicidio di Cesare Brin (il 12 agosto del 1987), ha visto finire la vittima, con un pezzo di marmo, da un uomo che era con lui nell'appartamento di via Portici, a Cairo Montenotte. Lo ha detto, lo scorso maggio, all'ex procuratore della Repubblica di Savona, Michele Russo, durante un interrogatorio rimasto segreto, e lo ha ripetuto ieri, dall'appartamento dove ospita Soraya, la figlia di Gigliola Guerinoni e Ettore Gerì. «Gigliola Guerinoni - ha detto Luigi Sacripanti ha colpito Cesare Brin con tre bottigliate al capo, a conclusione di un aspro diverbio. Prima, con la bottiglia di acqua minerale che era in camera da letto. Poi, con quella dell'olio, che ha afferrato in cucina. Quando ha visto il farmacista accasciarsi sul pavimento, e il suo volto ridotto a una maschera di sangue, però, ha chiesto aiuto. Gigliola Guerinoni, rivolta all'ex amante, ripeteva: "Non morire". A questo punto, l'uomo che era con noi (e ne indica nome e cognome) ha impugnato un pezzo di marmo e ha finito Cesare Brin con un fendente al capo». Ma allora, Ettore Gerì, condannato anche lui per l'assassinio del farmacista, che ruolo ha avuto? Il presunto testimone del delitto dice: «In quel momento non c'era». Però, non precisa se Gerì è arrivato poco dopo, come ha ripetu- Gigliola Guerin ni tamente sostenuto l'ex convivente di Gigliola. Luigi Sacripanti tiene per sé anche il movente del delitto. «Lo dirò soltanto al magistrato - afferma - che prima o dopo dovrà nuovamente interrogarmi su questa vicenda». L'uomo che, secondo Sacripanti, avrebbe finito Brin, è stato coinvolto, in qualche modo, nella vicenda giudiziaria che si è conclusa con la condanna di Gigliola a 26 anni e mezzo e di Ettore Gerì a 15. La «nuova verità» contraddice le sentenze della Corte di assise di appello di Genova e della Cassazione. Perché non è stata rivelata ai giudici prima che la condanna dei due amanti diventasse definitiva? C'è chi sostiene che la «nuova verità» non è altro che un tentativo di addossare l'assassinio a una persona che non ha nulla a che vedere con il delitto. Luigi Sacripanti, però, risponde: «Venti giorni dopo l'arresto di Gigliola Guerinoni, il 31 agosto del 1987, finii in carcere, per una vicenda dalla quale sono uscito fuori senza troppi danni. Non ero nelle condizioni di espormi ulteriormente. Poi, non si volle cambiare la linea di difesa». La casa di Sacripanti è stata perquisita ed è saltata fuori la corrispondenza che documenta la vecchia relazione con la gallerista, un particolare che potrebbe giustificare la sua presenza a Cairo la notte del delitto. Hi Bruno Balbo Hi Gigliola Guerinoni

Luoghi citati: Cairo, Cairo Montenotte, Genova, Savona