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«Nel Veneto i maghi hanno sfrattato Dio» Padova, il vescovo: religione in pericolo «Nel Veneto i maghi hanno sfrattato Dio» PADOVA. «La Chiesa deve fare qualcosa, perché c'è il rischio che si arrivi a una completa scristianizzazione». Sono parole dell'arcivescovo di Padova, Antonio Mattiazzo, preoccupato di come vanno le cose del mondo: «Se non interveniamo, ci troveremo nelle stesse condizioni della Chiesa di Francia, Belgio e Germania», afferma in un'intervista rilasciata al settimanale della diocesi «La difesa del popolo». Cioè istituzioni senza seguaci. «Se non riusciamo a cambiare le cose qui nel Veneto e nell'Italia stessa, non ci sarà più niente da fare. La gente non è più cristiana». Anche se continua ad andare in chiesa? «Sì, e lo spiego con un esempio. Ho visto in Africa, in un chiostro, una fila di pali: sembravano sani e robusti, invece erano rosi all'interno dalle termiti. Basta ima spinta a farli cadere, perché lo spessore esterno è troppo leggero. C'è tanta gente qui da noi che è tenuta legata alla chiesa da un filo sottile. In poco tempo il filo si può spezzare». A cosa allude, dunque, Sua Eminenza? Forse all'aumento della violenza contro la persona, forse alla crisi della politica? Nelle ultime settimane la sua critica, specialmente verso la democrazia cristiana, si era fatta sempre più esplicita. Lo stesso settimanale riporta il suo intervento all'Openfield, l'assemblea dell'Azione Cattolica, delle Acli e del Consiglio pastorale diocesano, con queste parole: «Non è il caso di disertare l'arena politica, anche se il partito che ne ha rappresentato fin qui l'unità d'azione non rappresenta oggi uno strumento affidabile». E ancora: «La de ha dato cattiva prova e i cristiani devono fare un esame di coscienza rigoroso, per ripartire con nuovi metodi e con presenze più pure e qualificate». Lo interpreta il suo portavoce, don Ugo Moretto: «I cattolici devono riprendere gli ideali di don Sturzo, una pagina che non si è chiusa con le tangenti. Se i vertici della de nel Veneto sono decapitati, la base è sana ed è di quella che Sua Eminenza si preoccupa. In un momento in cui tutto si è sfasciato, c'è il crollo dei punti di riferimento, dei padri, delle ideologie, la gente va alla ricerca di una nuova spiritualità in modo disordinato e sbagliato. La Chiesa deve riproporre i grandi valori». E non è solo la politica: «Vi sono modelli offerti dal consumismo e dal materialismo. Questi hanno investito la vita, la famiglia, la moralità, il costume», continua l'arcivescovo. Spiega don Moretto: «La gente si rivolge alla magìa, un cittadino su cinque fa ricorso ai maghi. Basta vedere la televisione, piena di astrologi che fanno le carte». [m. 1.]